Recensione su La foresta dei sogni

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6- / 8 Maggio 2016 in La foresta dei sogni

Al di là del fatto che capisci tutto quello che succederà al minuto 5, al di là del fatto che Gus te lo deve spiegare 40 volte nei 15 minuti finali, cosi, per essere a prova di idiota.. il film è è godibile.

Ho letto che per alcuni questo è il film più brutto di Gus Van Sant, evidentemente non hanno visto Psycho.
Parlando pane al pane, vino al vino e patonza alla patonza, non è che io straveda per il suo cinema. Non sto qui a farvi il pippone su cosa pensi di gran parte del lavoro di Gus Van Sant perché rischierei una denuncia e francamente è l’ultima cosa di cui ho bisogno in questo momento. Senza dubbio ha un paio di problemi grossi: il primo è il fatto che ti voglia far piangere a tutti i costi ma non ci riesci Gus, le mie lagrime hanno un prezzo, caro Gus, e ho già pagato il biglietto, Gus; il secondo è che in un due/tre scene approdiamo sul “pianeta patetico” dove per patetico intendo sia le scene che suscitano compassione sia quelle che sono quasi imbarazzanti.

Per dire, c’è la sequenza sul faccione di Mattew McConaughey che piange, no? Avete presente Mattew con gli occhialetti a cerchietto? Ecco, Gus piazza la mdp proprio d’avanti al faccione suo e c’è una sequenza lunghissima sul volto in primo piano di Mattew in lacrime.

Giustamente hai Matteo che è capace di piangere e lo usi, d’accordissimo, però a una certa a me fracassi il ca**o che neanche la mia vicina quando mette il Santo Rosario su Telenomecattolicoacaso a tutto volume.
Ad ogni modo ho trovato parecchio interessante tutto quello che è stato girato all’interno della foresta di Aokigahara alle pendici del Monte Fuji e tutto quello che rappresenta la foresta.

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