donne darko / 8 Marzo 2015 in The Scribbler

quale miglior modo per celebrare la donna in una festa istituita da socialisti e bolsceviche se non parlando di un film che racconta il lato (anti) capitalista e occidentale della donna, l’altra faccia della stessta medaglia? (“sia che sia testa o che sia croce, hai sempre bisogno di una moneta”). Infatti in questo film ( come in tutta la filmografia hollywoodiana di ambientazione psichiatrica) le donne sono tutte disturbate (ovvio), ma anche inesorabilmente gnocche, che fosse mai che quando il film dovesse perdere appeal non ci sia la fregna a tener desta l’attenzione. Questo The Scribbler non fa eccezione e le protagoniste – buone o cattive che siano – sono una più gnocca dell’altra (ovazione per i camei della sempre ottima MILF Gina Gershwin e della sempre gradita Sasha Grey), sono una più ribelle dell’altra (“1- i pazzi non giocano secondo le regole. 2- ci sono sempre degli effetti collaterali”) e la ricerca di se stesse porta ad una donna che supera se stessa solo per diventare wonder woman… bzzzz.
In ogni caso, anniversari posticci a parte, The Scribbler è un bel film. praticamente la versione psicanalitica della fisica teorica in Donnie Darko. perché si sa gli ometti da grandi fanno gli scienziati e costruiscono il mondo mentre le donne devono combattere con mestruo e menopausa e quindi è già un atto eroico se riescono a ri-costruire se stesse.
Il film comincia dalla fine (“Il modo migliore di cominciare una storia – dice la protagonista. – non è sempre dall’inizio”) come un legal di matrice psicanalitica per poi diventare thriller e horror e infine un cinecomix di tutto rispetto. Quella che potrebbe essere confusione sia narrativa che estetica risulta ottimo sincretismo , la recitazione della gnocca che invade lo schermo non stona mai e più di un colpo di autoironia riconduce anche le note stonate ad un sorriso.
è proprio un film di e sulle donne non c’è che dire.
Qua e là una citazione di bukowski ed H. Miller servono a rendere nobile il sottotesto antisociale delle nostre eroine (“confusione è solo un nome che viene dato per descrivere un ordine che non sappiamo definire”) e gli uomini ci fanno la figura degli scemi, dei bambini o dei poveretti (“Il tuo mondo è alla rovescia. non il mio”)… non sapendo che, qualsiasi maschio abbia avuto a che fare con una donna premestruo, sa benissimo distinguere tra chi sia il cattivo della situazione ed il supereroe.
Buon 8 marzo a tutte <3

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