6 Recensioni su

The Rover

/ 20146.455 voti

Noia nel futuro / 10 Aprile 2016 in The Rover

Deludente film dallo svolgimento molto lento e con poco approfondimento dei personaggi principali.
L’ambientazione è in un futuro non definito, anche questo viene poco approfondito comprese le motivazioni di Eric (Guy Pearce) il protagonista principale che viene derubato della sua automobile e l’unico scopo della sua vita diventa quello di cercare di riprendersela. Sulla sua strada incontra Reynolds (Robert Pattinson), fratello di uno dei ladri abbandonato dai suoi compagni perchè ritenuto morto.
D’accordo lasciare spazio all’atmosfera e al rapporto che si sviluppa tra Eric e Reynolds ma lo svolgimento è terribilmente lento con il “serio” rischio di addormentarsi lungo il tragitto. Anche il finale non è troppo convincente.

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Discreto / 20 Febbraio 2016 in The Rover

Un discreto dramma post-apocalittico che si svolge in un futuro imprecisato, ma prossimo, in Australia. La storia in sé sinceramente non coinvolge più di tanto, ma la bella interpretazione di Pearce unita ad una finalmente convincente di Pattinson, migliorano decisamente le cose. Nel complesso un po’ deludente, ma pur sempre guardabile. Resa bene la violenza, ancor meglio la desolazione del deserto post-apocalittico australiano e della società che lo popola.

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Solo come un Cane / 8 Marzo 2015 in The Rover

L’unica critica che puo’ esser mossa verso questo film, in realtà è uno sei suoi piu’ grossi pregi.
Non è un film dove la trama te la fanno intendere i signori protagonisti o antagonisti, dove una voce fuori campo sceglie lo spettatore per dargli l’incipit giusto.
No, il film non sceglie nessuno, come la realtà del film non sceglie chi muore o chi vive, è un caos dove tutti son coinvolti.
Quando non si ha nulla, dove le nostre basi sociali per le quali combattiamo svaniscono, dove vivere è l’oscenità per cui si combatte, tutto è aspro e atipico.
The rover ci insegna una possibile realtà di degrado, dove l’uomo non è piu’ uomo, dato che la definizione stessa ormai è persa.
Giusto e sbagliato?
Non si riesce a giudicare o definire.
Felicissimo nello scoprire un PERFETTO Pattinson, purtroppo il suo lustro era di fangirl accanite di una saga che ha poco a che vedere con la cinematografia e poco a che vedere col ragazzo che ha dimostrato un personaggio unico, il piu’ difficile nel film, che riesce a superare a lunghi tratti il protagonista Guy Pearce.
Musiche atipiche, incomplete quasi, straziate, ma sempre incredibilmente adatte.
Finalmente si è ritornati a vedere un film dove capire cosa succederà è un po’ come azzeccare cosa accadrà a te nella vita reale, nessun copione, solo vita.

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6 Marzo 2015 in The Rover

Per quanto l’ambientazione sia buona e l’interpretazione di Guy Pearce sia ottima (anche Pattinson tuttavia è perfettamente calato nel suo ruolo), la nota dolente di questo film, quella che indispettisce e fa incazzare è la cerimoniosa autoreferenzialità e la strafottenza del regista che non riesce davvero a comunicare un messaggio concreto.
Dall’Australia sono arrivati film come La proposta e The road (in qualche maniera simili a questo e nei quali ritroviamo sempre il magistrale Guy Pearce) e anche la trilogia di Mad Max e questo faceva ben sperare per questo ultimo lavoro di Michod, ma il regista punto troppo in alto, propone una regia che vorrebbe ispirarsi a modelli alti ma rimane troppo vicino al terreno della mediocrità.
Il finale poi fa girare troppo le scatole e conferma che tutto quello che l’ha preceduto è insensatamente privo di senso.

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Più solo di un cane / 5 Marzo 2015 in The Rover

Non ho mai capito l’espressione “solo come un cane”.

Credo che gli uomini siano di gran lunga più soli.

The Rover è desolazione. E’ un dipinto post apocalittico silenzioso e polveroso.

Un road movie crudissimo, in cui Eric (Guy Pearce) percorre le deserte strade d’ Australia per recuperare la macchina che gli è stata rubata da tre poveri diavoli.

Rischiare la vita per una fottutissima macchina del ca**o. Uccidere per un ammasso di lamiere arrugginite.

I pochi sopravvissuti non hanno più niente e si tengono stretto quel poco che è rimasto.

Rey il ritardato (Robert Pattinson), per ritrovare il fratello, accompagna Eric nel suo viaggio. I 2 sono insieme per forza. Imparano a conoscersi. Ma senza sentimenti. E’ solo un viaggio in mezzo al nulla e alla morte.

Gli uomini (inteso come maschi) sono bestie. Lottano. Sopravvivono. Uccidono.

E non gliene frega un ca**o a nessuno se hai ammazzato una persona. E’ questa la vera fine dell’umanità. Non il fatto che tu abbia spappolato la testa ad un cristiano, ma il fatto che nessuno verrà a farti nulla.

Quando la giustizia se ne va, l’uomo è spacciato.

Un film maschio, in cui compaiono solo 3 donne.

La prima è una madre, che vorrebbe dare un po’ di amore a Eric.

La seconda un medico, che nasconde i pochi cani rimasti, per salvarli dalla fame animalesca degli uomini.

La terza una guida, che indica ad Eric e Rey la strada da percorrere.

Sarebbe bello lasciar finalmente liberi i cani.

Aprire le gabbie.

Per esser soli.

Soli come gli uomini.

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5 Marzo 2015 in The Rover

Siamo nel “nuovo” western australiano, in un futuro post- apocalittico, completamente sconosciuto dove apparentemente non ci sono né leggi, né regole. Eric (Guy Pearce) parcheggia il suo rover nei pressi di un bar atipico e discutibile. Troppo tardi nota che dei malviventi, a seguito di un incidente, rubano la sua automobile nella quale Eric aveva lasciato qualcosa, per lui molto importante. Non conosciamo ne conosceremo nulla del suo passato eppure il suo volto e il suo modo di porsi, sin dai primi minuti, trasmettono la sensazione che Eric è un uomo ormai devastato, stanco, con nulla da perdere, se non la sua stessa vita alla quale sembra aver rinunciato. “Temi l’uomo che non ha nulla da perdere”. Decide quindi di inseguire i fuorilegge. In questo road movie però non sarà solo: incontra Reynolds (Robert Pattinson), quarto componente della banda e fratello minore di uno di essi.
La realtà che circonda i due protagonisti è molto interessante tuttavia non perfettamente approfondita come ad esempio nel meraviglio The Road con il quale è facile trovare innumerevoli affinità. L’esistenza di una sorta di governo o stato, è solo accennata, come il passato dei due personaggi; questo crea un alone di mistero quasi necessario per la vicenda stessa. Sono i dialoghi minimali, avvolte simbolici, a fornirci delle informazioni sulla loro personalità e sul mondo che li circonda; caratteristiche che ricordano, se pur con notevoli differenze, Non è un paese per vecchi.
Un film che attira, ammalia, in certi casi stupisce ma che nel suo complesso delude per il notevole potenziale e non per il finale, da tutti criticato; l’insoddisfazione scaturisce dalla mancata caratterizzazione e approfondimento generale.
Le interpretazioni ottime dei personaggi, su tutti Pattinson, nei panni di un nevrotico, ritardato pieno di tic, dimostrano, come detto, che i mezzi per un film davvero unico e sorprendente c’erano ma non sono stati struttati nel miglior modo possibile.
Tuttavia è un film da scoprire e vedere al quale dare almeno una possibilità. Dello stesso regista molti ricorderanno Animal Kingdom, che devo ancora recuperare.

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