9 Agosto 2017
Un film che sembra fatto per chi non ha visto quelli precedenti, la prima parte è infatti tutto un riassuntino su come funziona la “maledizione”.
Aver abbassato l’età dei protagonisti è un chiaro indizio a chi sia il pubblico di riferimento.
Per la modalità delle morti sembra di trovarsi in un FINAL DESTINATION qualsiasi.
Ovviamente i romanzi di Koji Suzuki non c’entrano più niente.
Recensione da Oscar
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