Recensione su Professore per amore

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La riscrittura / 28 Ottobre 2016 in Professore per amore

Keith Michaels è uno sceneggiatore di Hollywood che ai tempi ha scritto un film che gli è valso un Oscar, ma che adesso si trova sul lastrico. E’ costretto ad accettare un lavoro come professore nella città di Binghamton, set della serie Ai confini della Realtà che vanta un gran numero di temporali.
Lì incontrerà undici studenti con undici sceneggiature diverse, in attesa di completare tutti gli atti della loro sceneggiatura. Tra questi spicca Holly, una frizzante e positivissima madre single.
Mark Lawrence ci regala un film metacinematografico, se così si può dire, che indaga sulla scrittura che sta alla base del cinema, e ci ironizza sopra. A partire dal protagonista che ha scritto in passato un film sulle seconde occasioni per far addormentare suo figlio, e ora si ritrova ad averne una per riscrivere la sua vita aiutando gli altri a scrivere e chiamando un figlio con cui non parla più.
E il tutto si regge senza fatica sulle spalle di Hugh Grant, che riscalda l’atmosfera con il suo personaggio presentato tutti i suoi difetti e sfaccettature, grossolane ma oneste. Ovviamente aiutato da un cast all’altezza, che propone i suoi personaggi con semplicità. Adatto a tutti coloro che amano il cinema e pronti a cogliere le mille citazioni di film. Adatto a tutti coloro che amano una commedia semplice ma divertente e efficace, senza troppa serietà ma neanche eccessiva leggerezza.
Inutile aggiungere che il titolo italiano è orrido e fuorviante, facciamo che non lo commento?

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