Recensione su Revenant - Redivivo

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The Revenant: una vendetta fra le peregrinazioni dell’anima. / 17 Gennaio 2016 in Revenant - Redivivo

Nell’ideale e desolato realismo di The Revenant, cesellato di silenzi e di viscerali e crude verità, dove angolazioni ed inquadrature vivono di una quasi irreale perfezione, e dove la pregevole fotografia giganteggia fra le selvagge declinazioni di un ambiente inospitale, ma spietatamente affascinante, si può scorgere un nitido e vivido disegno di antinomia, in cui le leggi della natura e dello spirito si scontrano, realizzando una sorta di Odissea della rivalsa.
Alejandro González Iñárritu traspone ( in parte ) per il grande schermo l’omonimo romanzo, dove i rimandi ad una percezione onirica figlia del suo pellegrinaggio da regista son ben evidenti. E quindi ci si inabissa nelle sue visioni, fra le vertigini abissali delle sue illusioni, come un grande e voluttuoso respiro.
Leonardo DiCaprio veste i panni di un esploratore e cacciatore di pelli ( Hugh Glass ), tornato dalla morte per compiere la propria vendetta. L’attore, in questa interpretazione senza sbavature, in cui il linguaggio del corpo supera di gran lunga quello verbale ( anche in virtù della natura intrinseca del ruolo ), dimostra una maturità attoriale degna di un grande artista. Non la più incisiva o intensa della sua carriera, ma sicuramente quella più faticosa.
Una pellicola dalla feroce estetica, e dalla rarefatta poesia.

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