Recensione su La notte del giudizio

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Lo sfogo / 1 Luglio 2020 in La notte del giudizio

Nel 2022 la criminalità e la disoccupazione sono ai minimi termini, questo perchè i Padri Fondatori hanno deciso che una notte
all’anno (il 21 marzo) dalle 19 alle 7 del giorno dopo ci si può sfogare come si vuole anche con l’omicidio senza essere perseguiti
dalla legge.
James (Ethan Hawke) è un addetto ai sistemi di sicurezza che grazie a questa “regola” si è arricchito; vive in un bel quartiere con la moglie Mary (
Lena Headey) e i due figli; la notte del 21 marzo la trascorre tranquillo in famiglia al sicuro con il sistema di sicurezza a protezione
della casa. Ma un paio di inconvenienti complicano la situazione e la tranquillità della casa.
Buon film con ritmo e tensione; se ci fosse realmente questa regola, noi cosa faremmo? Ci sfogheremo sul nostro capo o su chi ci ha
fatto arrabbiare durante l’anno oppure come James trascorriamo in casa con la famiglia cercando di proteggerla ad ogni costo?
Un po’ inquietante la telecamera mossa dal ragazzino, che forse nella sua “innocenza” è il personaggio migliore; giustamente ambiguo
Ethan disposto a tutto, anche a fare brutte cose, per proteggere la sua famiglia.

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