Recensione su The Program

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Sufficienza con riserva / 11 Novembre 2016 in The Program

Un film, che è più un documentario, che un dramma ispirato a vicende reali, racconta la storia nuda e cruda -in modo decisamente freddo- di Lance Armstrong (Ben Foster), ma soprattutto di David Walsh (Chris O’Dowd), giornalista che da sempre ha seguito Lance e che ha scritto il libro che ispirato la creazione di questo film, spiegando come Armstrong sia arrivato al successo grazie al doping. E qui secondo me si punta eccessivamente troppo contro Armstrong, nel film viene dipinto come un mostro, nonostante di fatto sia stato uno degli atleti più forti di sempre e sia stato in grado anche di sconfiggere il cancro e di tornare grande. Oh, detto questo non difendo certo Armstrong per essersi dopato, dico solo che nel ciclismo professionistico, come tra l’altro si accenna -poco- anche nel film, ormai è una sfida a trovare chi non si dopa, Armstrong è stato un capro espiatorio come del resto ce ne sono stati tantissimi altri, solo che è quello che ha sicuramente fatto più notizia di tutti; capisco anche che sia la sua storia e non sul doping nel ciclismo, ma insomma, alcune cose mi sono parse davvero esagerate. E questo tratto mi è piaciuto davvero poco, ci si poteva concentrare un po’ di più sulla malattia ad esempio. Per il resto è un buon film, come detto freddo perché impostato molto sul documentario, dove nel cast spicca la comunque bella interpretazione di Ben Foster. E’ presente anche Dustin Hoffman. La cosa più bella del film è sicuramente la ricostruzione scenica delle corse, quasi maniacale la perfezione con la quale sono state riprodotte le maglie delle varie squadre anno dopo anno. Tecnicamente siamo davanti ad un prodotto ineccepibile, ma, almeno a mio parere, che tende troppo da una parte sola.

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