Recensione su The Predator

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Il voto sarebbe un 5.5 / 1 Agosto 2019 in The Predator

Quarto film (singolo) sul Predator, diretto da Shane Black (regista di Nice Guys) che aveva recitato nel primo Predator.
Il tiratore scelto Quinn McKenna (Boyd Holbrook) impegnato in una missione in Messico, si imbatte in una navicella aliena precipitata con a bordo un Predator. Prende il casco e un copri braccio dell’essere alieno e li spedisce a casa dove si trova il figlio autistico Rory (Jacob Tremblay già visto in Wonder e Room).
Intanto arriva l’esercito a indagare sulla faccenda, dove verrà coinvolta anche la biologa Casey Bracket (Olivia Munn).
Fosse un film a sé stante (Senza tener conto dell’originale), sarebbe anche discreto con un buon ritmo e una buona azione. Ci sono però numerosi buchi di sceneggiatura con qualche scena e battuta un po’ ridicola (alcune battute ben riuscite altre che lasciano perplesse come ad esempio il motivo della convocazione da parte della biologa nel team che studia gli alieni). A contrastare il Predatore e il governo, un gruppo di militari ritenuti pazzi che si coordinano per combattere il mostro con qualche simpatico scambio di battute con anche riferimenti ai film precedenti (quando vengono citati gli avvistamenti precedenti del Predator). Però ci sono anche altre scene che risultano forzate, per non dire altro: ad esempio quando McKenna ruba il casco e il copri-braccio al Predatore per poi intelligentemente spedirli a casa al figlio autistico…), oppure la scena finale con l’apertura della “cassa”.
Insomma se si spegne il cervello e non si tiene conto del precedente, il film è decente e seguibile ma tenuto conto dei difetti devo dargli una leggera insufficienza.
E’ prevista una trilogia, sempre che il primo film abbia avuto il successo sperato.
Nel resto del cast da citare Thomas Jane nei panni di Baxter (uno dei più disturbati dei militari), Yvonne Strahovski è l’ex moglie di Quinn.

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