Recensione su Come un tuono

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Assordante e improvviso? / 21 Aprile 2013 in Come un tuono

Dal regista Derek Cianfrance, che ha diretto anche l’inosservato Blue Valentine (2010) sempre con Ryan Gosling protagonista, Come un tuono (2012) è un film godibile che deve gran parte del suo successo alla presenza di due tra gli attori più lanciati del momento, cosa di cui il botteghino ringrazia sentitamente. Non che il resto sia irrilevante, ma l’attenzione del grande pubblico rimane catalizzata su Ryan Gosling, all’ottavo film in tre anni, e Bradley Cooper, che nell’ultimo triennio ne ha girati addirittura nove. Il primo, lanciato prima dal Mickey Mouse Club e poi dalla serie Young Hercules (che racconta l’adolescenza dell’eroe interpretato dal roccioso Kevin Sorbo), si conferma come uno dei nuovi sex symbol in quel di Hollywood e questo evidentemente giova alla visibilità dei suoi film, anche se spezzando una lancia in suo favore le pellicole da lui girate sono in generale di buona qualità (Gangster squad è senza infamia né lode, ma lo ha fatto dopo di questo). Il secondo è riuscito a staccarsi dal caciarone e irresponsabile Phil di Una notte da leoni e relativi seguiti recitando in alcuni film più maturi e arrivando anche alla Nomination agli Oscar per Il lato positivo. Tornando al tecnico, in Come un tuono c’è una regia molto particolare, con tante riprese che seguono direttamente i personaggi stando dietro di loro mostrando allo spettatore un’enorme quantità di schiene e nuche; può essere fastidioso all’inizio, ma seguendo il film ci si fa l’abitudine. Vi è inoltre un grande movimento (fisico) della macchina da presa, che viene scossa secondo quel raffinato espediente tecnico che nei manuali di cinema prende il nome di “alla ca**o di cane”, ma anche questo è un particolare su cui si passa sopra, e viene usato funzionalmente alla scena da filmare. Oltre ai bravi protagonisti, che incarnano due facce della stessa moneta (sarebbe contento Harvey Dent) nel film si registra la presenza delle loro rispettive ladies, la fredda e determinata Rose Byrne ed Eva Mendes, nella pellicola molto sciupata e stanca, distaccandosi dalla solita bellona che sarebbe stata ridicola. Buone infine le musiche, curate dal cantante dei Faith No More Mike Patton.

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