Recensione su Come un tuono

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29 Agosto 2013

I punti di forza di questo film sembravano parecchi: innanzitutto un cast che da Ryan “Drive” Goosling a Bradley Cooper riunisce due attori che hanno saputo andare oltre l’estetica con prove attoriali di tutto rispetto. Poi c’è Eva Mendez, che alla sua solita smagliante bellezza rinuncia proprio in questo film per andare a caccia di ruoli di profondità.
Anche la trama sembrava interessante perchè verte attorno a due figure che a loro modo sono intrise di quel senso di impotenza e limitazione che il tessuto sociale di oggi sembra essere in grado di evidenziare meglio. Un semi-bandito e un semi-poliziotto, nessuno dei due è buono o cattivo fino in fondo. Entrambi vivono di sfumature.
La prima metà del film regge abbastanza bene, anche se viziata ogni tanto da qualche leggerezza narrativa, ma la seconda ha la sensazione di essere in eccesso.
Aggiungere l’ultima parte (con i figli dei protaginisti) per ribaltare la situazione fino a poco prima descritta e parlare di colpe (o pregi) dei padri che volente o nolente ricadono sui figli è un pò troppo.
In ultima battuta il film perde di credibilità, le situazioni vengono pericolosamente accelerate e a rischiare di schiantarsi come un tuono è proprio tutto l’impianto.
Non è un film brutto, anzi, ha una discreta regia alle spalle e il cast è più che all’altezza ma pretende troppo, mette un sacco di carne al fuoco e non riesce a cuocerla bene. Il finale è troppo scontato. Un pò un peccato..

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