19 Settembre 2013 in The Overlanders

Per me è un gioiellino. Innanzitutto perché mostra uno spaccato di storia australiana, Paese per il quale ho una predilezione. In secondo luogo, per essere riuscito a catturarmi per tutta la sua durata, senza desiderare neanche per un istante che finisse.
Non so se è una coincidenza o meno, ma le somiglianze con il film “Australia” sono considerevoli: la prima metà dell’opera di Baz Luhrmann sembra presa quasi a piè pari.
Trama (senza spoiler): durante la seconda guerra mondiale, per evitare che del bestiame finisca nelle mani dei giapponesi (si paventava all’epoca un’invasione nipponica dell’Australia), si decide di ammazzarlo. Ma c’è chi non ci sta e propone di trasportare la mandria in un’altra zona, più sicura. L’impresa è reputata una follia, per le difficoltà climatiche.
Penso che questo film mostri come, con un po’ di mezzi, anche il cinema australiano (che, per inciso, è uno dei più vecchi del mondo, se non il più vecchio) può rivaleggiare con Hollywood.

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