DALLE MIE FREDDE MANI MORTE / 5 Gennaio 2022 in 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra

“The Omega man” è il secondo film a sfruttare lo stesso soggetto tratto dal romanzo di Richard Matheson. Dopo “L’ultimo uomo della terra” (1964), e prima di “Io sono leggenda” (2007), c’è questo “1975: Occhi bianchi sula pianeta terra” (1971) ambientato nel 1977. Va bene, forse sto facendo un po’ di confusione con tutte queste date, parliamo del film.

The omega man è un film decente, di genere post apocalittico, che soffre tristemente tutti i segni del tempo.
La regia di Boris Sagal, piena di zoomate e controzoomate, risulta datata e poco scorrevole.
I vampiri che infestano le strade notturne di Los Angeles sono una minaccia poco convincente con il loro look incappucciato, occhialuto e vistosamente imparruccato. La colonna sonora non è malvagia se presa a sé stante, ma è usata con troppa insistenza e qualche volta canna rispetto al mostrato in video.

Charlton Heston ha tutto il tempo che vuole per CharltonHesteggiare senza freni. Smitraglia di qua, smitraglia di là, smitraglia di sù, smitraglia di giù. Può piacere o non piacere ma è lui a fare il film, e lo fa a torso nudo.

C’è un certo gusto per il sangue e il macabro che mi è piaciuto molto. Le scene di desolazione diurna sono ottime e forse poco sfruttate. Le parti più interessante per il sottoscritto sono state proprio quelle nelle quali il protagonista si aggirava per le strade spopolate della metropoli, tra edifici in declino e cadaveri ammuffiti, chiacchierando con se stesso.

Il titolo italiano è errato in quanto si è erroneamente piazzato un “1975:” solo perché ad un certo punto viene inquadrato un calendario con questa data. Ma questo calendario è appeso al muro da un botto di anni (almeno due) quindi chi ha adattato non è stato molto attento. A volerlo rititolare ci starebbe bene “Iorestoacasa” oppure “andrà tutto bene”.

Rivisto oggi è un tripudio di Camp involontario ma nel complesso è un buon film d’intrattenimento. Sempre col senno dei tempi che corrono ci sono alcune divertenti analogie con la simpatica pandemia che stiamo vivendo.

Leggi tutto