Recensione su Le pagine della nostra vita

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IL TACCUINO / 15 Febbraio 2020 in Le pagine della nostra vita

Prendete tutti i cliché del genere, masticateli, sputazzateli e servite a temperatura ambiente per circa due ore.
Storiella ridicolmente priva di estro che poteva essere scritta da chiunque con due settimane libere e l’obbligo di presentare qualcosa.

Lui ama lei, lei ama lui. Lui è povero, lei è ricca. La famiglia di lui appoggia, la famiglia di lei ostacola. GENIO.

Lui è bello bello in modo assurdo, ricco di sentimenti, di attenzioni. E’ un artigiano ed erige nidi d’amore con le sue mani. La versione maschile della Beatrice angelicata. Suo babbo, essendo povero, legge poesie in cortile.
Lei è graziosa e ricca. Suo babbo, essendo ricco, racconta barzellette con suore e puttane.
I due s’innamorano perché così è stato scritto e dovranno superare un sacco di prove alla ”
C’è posta per te” di Maria DeFilippi.
Basta…totale perdita di tempo.

4 commenti

  1. rust cohle / 27 Novembre 2020

    ??? Immagino che lei sia un fan di Boris, o sbaglio?

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