Piatto / 27 Gennaio 2018 in The Newton Boys

La filmografia di Linklater non si distingue certo per i vezzi dietro la macchina da presa. Però, a differenza di altri suoi film, che ho apprezzato, questo mi è parso particolarmente piatto anche dal punto di vista narrativo, mentre -di solito- il pregio che riconosco a questo regista e sceneggiatore è la capacità di raccontare bene le storie.
I protagonisti mi sono sembrati abbastanza incolori e poco caratterizzati, tanto che attori come McConaughey, Hawke e D’Onofrio non sono riusciti a conferirgli nessuno spessore particolare.
Di buono, il film ha la linearità, la semplicità della messinscena, ma la confezione finale consiste in un lavoro così “pulito” e asettico, ai limiti di una normale produzione televisiva, da non lasciare traccia.

Nota a margine: inascoltabile il doppiaggio italiano, un po’ per i timbri estremamente simili fra loro e uniformi dei doppiatori principali, un po’ per il fatto che il lavoro di missaggio ha praticamente eliminato ogni rumore di fondo e d’ambiente, contribuendo (perlomeno nella versione italiana) ad appiattire ulteriormente quanto sopra.

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