5 Recensioni su

The mist - Nebbia assassina

/ 20076.0245 voti

Amidst the mist / 17 Gennaio 2022 in The mist - Nebbia assassina

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il film The mist del 2007 scritto, diretto e prodotto da Frank Darabont, è la trasposizione cinematografica del racconto di Stephen King La nebbia, contenuto nella raccolta Scheletri. Bridgton, cittadina del Maine, viene avvolta da una densa foschia popolata da spaventose creature che mietono vittime tra la popolazione. Un gruppo di persone, rifugiatesi in un supermercato, lotta per sopravvivere. Il film si apre con David, il protagonista, che sta completando un dipinto. Poco dopo una tempesta elettrica proveniente dal lago porta lui e la sua famiglia a mettersi in salvo in cantina. Il giorno seguente David, insieme con il vicino Brent Norton e suo figlio Billy si dirige al supermercato, ma una misteriosa nebbia comincia a dilagare sulla cittadina. Gli esseri abominevoli sono cavallette aliene ed è significativo che la causa dell’invasione sia addebitata ai militari che, in seguito ad esperimenti compiuti in una vicina base per l’apertura di un portale verso altre dimensioni, provocano l’ingresso degli insetti.

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3 Dicembre 2012 in The mist - Nebbia assassina

E’ senza alcun dubbio l’horror più divertente che io abbia mai visto!

Sottovalutato / 16 Maggio 2012 in The mist - Nebbia assassina

Uno dei migliori horror degli ultimi anni, pregno di un’atmosfera a metà tra l’orrore quotidiano americano di Stephen King e la mitologia lovecraftiana. Affonda le mani nei cliché del genere ma riesce a stupire con colpi di scena ben costruiti e un sottotesto sociale con spunti interessanti. Il finale, tanto amato-odiato, è secondo me il guizzo più sorprendente e geniale del film, state pure certi che non vi lascerà indifferenti. Consigliato per passare un paio d’ore di pura e sana paura dell’ignoto e dei mostri vecchio stampo.

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Quando Alien incontra il fanatismo religioso e le papere di gomma / 19 Aprile 2011 in The mist - Nebbia assassina

…ovvero “triste storia di un uomo beffato dal destino”.
Mamma mia, tante cose da dire, parecchie chiavi di lettura per questo film… che fondamentalmente rimane una ciofeca piena di mostri di gomma come piace a King… che però sono funzionali alla storia!
Il finale tira su il tono generale del film e lascia (finalmente) con molto amaro in bocca. Se vi piace il lieto fine, lasciate perdere.
Tutto sommato, le chiavi di lettura del film sono molto yankee comunque: la critica alla società consumista ed individualista, l’esaltazione dell’eroe americano che sfida le difficoltà e con la sua volontà e coraggio prevale, più o meno… e l’esercito, croce e delizia di questo popolo governato dalla paura di qualunque cosa; esercito che crea i problemi ma che poi arriva a risolverli, perchè comunque, in definitiva, bisogna avere fiducia nel sistema! Certo, come no… L’America genera mostri, ma poi li toglie anche di mezzo…
E infine, come reagisce l’uomo alla paura? E’ meglio il fanatismo religioso della speranza contro ogni evidenza o il fanatismo razionalista che si limita a considerare lo stato attuale da cui trarre conclusioni? E’ meglio il fanatismo religioso che spinge all’immobilismo o il fanatismo razionalista che spinge ad andare avanti alla cieca, nella nebbia?
O forse è meglio andare a vedere un altro film che questo, diciamolo, poteva anche essere migliore?

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28 Febbraio 2011 in The mist - Nebbia assassina

Film tratto da un racconto di Stephen King intitolato “la nebbia”, contenuto nella raccolta Scheletri.
E’ questo un film che aveva delle buone possibilità di successo proprio per l’originalità della storia (scritto nel 1985) che purtroppo non è stata sfruttata al meglio. Gli attori non erano eccelsi e le scene di maggiore suspance erano scontate e prevedibili. C’è molto splatter e i soliti stupidi intoppi, i protagonisti imbranati che personalmente mi danno sui nervi (una su tutte la scena dell’accensione della mocio/torcia).
Una cosa però mi è piaciuta: lo studio del comportamento umano di fronte agli accadimenti soprannaturali e la convivenza forzata di più persone così diverse tra loro che proprio per questo reagiscono ed interagiscono tra loro in maniera diversa. La figura della fanatica religiosa è una dei punti di forza di questo film. Da guardare senza troppe pretese.

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