Mission

Quanti sacrifici e quanto sangue in nome di una Chiesa che si è fatta sempre più ricca nei secoli.
E questa è solo una delle tantissime storie su queste crudeltà, una storia toccante che arriva al cuore.
La regia è un po’ lenta e il film cerca di sollevarsi a capolavoro, ma è davvero un bellissimo film per gli anni 80, meritano sopratutto le splendide scenografie.
Bellissima di prova di De Niro e di Irons.
Contento di averlo ripescato dalla mia collezione e rivisto.
7/10.

Anni ’80, De Niro, Irons, Neeson, colonizzazione in America Latina e opera dei Gesuiti tra le tribù non civilizzate. In soldoni questi sono cast e temi di un film funzionale alla materia, ma che in fin dei conti mi ha appassionata moderatamente. Forse per l’eccessiva lunghezza, forse perchè avevo visto da poco The Last of The Mohican che tratta temi un po’ simili, non mi ha esaltata. La colonna sonora di Morricone è famosissima e il cast è davvero bravo, ma ciononostante, non lo rivedrei.

Quella meravigliosa prova di civiltà (rappresentata dalla missione gesuita) che culmina in una truculenta carneficina è metafora ed emblema dell’agire umano.
La vana lotta contro l’ingiustizia, di chi si appresta a distruggere quell’esempio di civilizzazione e progresso per interessi meramente politici.
Padre Gabriel e Mendoza: due istinti diversi e due differenti modi di lottare per la stessa causa, fino all’ineluttabile fine.
Padre Gabriel dirigendo una messa proprio nel momento del massacro; Mendoza combattendo fino all’ultimo.
Ambientazione storica, paesaggi mozzafiato, musiche sublimi firmate da Ennio Morricone (con l’indimenticabile “Gabriel’s Oboe”).
La prima parte è poetica e spirituale, la seconda profondamente amara.
La buona interpretazione dei due attori principali è eguagliata da quella delle molte comparse indios.
Un gran film, nella sua interezza. Palma d’oro a Cannes, Oscar per la fotografia.

Per me è quasi un capolavoro, è vero cinema.
C’è una grande star (Robert de Niro), un’attore incredibilmente bravo (Jeremy Irons), c’è politica, potere, sangue, spiritualità, fede, ideali, giustizia, rinascita e morte, eroi e sacrifici. C’è davvero tanto, ma sento che manca qualcosa. Quel qualcosa che lo avrebbe portato al 10.
Non gli posso dare 10 perchè sarebbe un voto troppo alto e non sono ancora sicura che se lo meriti. Non gli do nemmeno 8 perchè porto le musiche di Morricone dentro l’anima da quando ho visto questo film.
In conclusione, voto: 9. E consiglio tutti di vederlo assolutamente.