Il tocco della medusa

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Il tocco della medusa

Uno scrittore londinese, ex avvocato, è convinto di avere in sé un terribile potere: si rivolge, quindi, ad un'affascinante psichiatra. La dottoressa, dapprima molto scettica, col passare delle sedute e in seguito al susseguirsi di avvenimenti sconcertanti, arriva al punto di credere alla tesi del proprio paziente. Un ispettore parigino in trasferta a Londra indaga con sagacia sugli avvenimenti.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Medusa Touch
Attori principali: Richard Burton, Lino Ventura, Lee Remick, Harry Andrews, Alan Badel, Marie-Christine Barrault, Jeremy Brett, Michael Hordern, Gordon Jackson, Michael Byrne, Derek Jacobi, Malcolm Tierney, Philip Stone, Robert Lang, Avril Elgar, James Hazeldine, John Normington, Robert Flemyng, Norman Bird, Jennifer Jayne, Frances Tomelty, George Innes, Ian Marter, Brook Williams, Mostra tutti

Regia: Jack Gold
Sceneggiatura/Autore: John Briley
Colonna sonora: Michael J. Lewis
Fotografia: Arthur Ibbetson
Produttore: Jack Gold, Arnon Milchan, Anne V. Coates
Produzione: Francia, Gran Bretagna
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 109 minuti

Dove vedere in streaming Il tocco della medusa

Artigianato di altissimo livello / 28 Ottobre 2022 in Il tocco della medusa

La trama, allo spettatore di oggi, potrebbe non risultare nuovissima. Ma ai tempi aveva un’originalità che non passava inosservata. Di extra, rispetto a molti film coevi pur buoni, ha la qualità dei tre interpreti principali: Burton è monumentale, ma la fragile Remick e il virile Ventura gli tengono testa senza sfigurare.

Un triangolo scaleno / 1 Febbraio 2022 in Il tocco della medusa

Un triangolo scaleno, il romanziere, l’investigatore, la psichiatra al centro di eventi tra cronaca e soprannaturale. Un intreccio piuttosto semplice si articola in alcune analessi che drammatizzano il passato inquietante del protagonista. Nella storia spiccano alcuni episodi: il bambino che guarda le foglie scarlatte, la veemente arringa dell’avvocato a difesa del pacifista, i primi cedimenti strutturali del tempio cristiano…. Regia e montaggio sobri, se si esclude un po’ di enfasi sui disastri, senza trascurare una denuncia del potere con la sua ipocrisia ed una riflessione destabilizzante sull’inesplicabilità del Male.

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The Dark Side of the Mind. / 20 Agosto 2014 in Il tocco della medusa

(Sei stelline e mezza)

Caso curioso di trama facilona, a tratti oserei dire infantile, che, però, funziona alla grande e che ha il piacevole sapore di un racconto gotico di maniera, correttamente calibrato.
Pulito, lineare ed efficace l’uso dei flashback.
Come l’ispettore, la psicanalista ed il medico, anche lo spettatore si arrovella per comprendere se i presunti poteri del protagonista siano reali o frutto di allucinazioni create da una mente sensibile ed ormai definitivamente compromessa.
Vi confesso che lo sguardo di Richard Burton, più volte chiamato in causa come elemento perturbante della vicenda (ecco la Medusa, quindi), in me ha instillato più pena che angoscia: il suo personaggio è un uomo profondamente solo che ha nella propria ossessione l’unica compagna di vita, i suoi principi sono retti e giusti (vedi, l’arringa che non salva il suo cliente pacifista), ma la solitudine ed il timore di non saper gestire la parte oscura della sua mente (non è un caso che gli astronauti che muoiono all’inizio del film vengano “inghiottiti” dalla parte non visibile della Luna) lo spaventano e confondono fino alla follia.
Ventura decisamente bravo, come sempre.
Datato, ma -ribadisco- interessante.

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4 Gennaio 2014 in Il tocco della medusa

Devo ammettere che Il Tocco della medusa senza Richard Burton probabilmente non sarebbe mai nemmeno entrato in produzione. Burton riesce ad immedesimarsi così bene con il suo personaggio che ci travolge e coinvolge supportando alla grandissima una trama sostanzialmente semplice. Suo contraltare un Lino Ventura strepitoso, un ispettore scontroso, spigoloso in trasferta a Londra, che mal sopporta i retaggi anglosassoni. Il regista comprendendo la grandezza del cast, dirige stando nell’ombra, mai sopra le righe ed è lì secondo me la grandezza del film. Spezzoni di documenti reali (o pseudo tali) sono inseriti ad arte, instaurando nello spettatore il semplice tarlo del dubbio. Nulla è appalesato con sicurezza, fino alla fine ci si sente strangolati tra realtà empiriche e dubbi, tra scienza e oscuro, in un crescendo di sana tensione. I mezzi tecnici per gli effetti speciali del film sono limitati, ma ben sfruttati. La scena finale con l’oscilloscopio che impazzisce mentre tutto sembra finito è degna de ” Gli uccelli” di Hichcock. Consigliato per il sabato sera.

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