Recensione su Sopravvissuto - The Martian

/ 20157.1542 voti

Senza infamia e senza lode, un 8 meno al caro vecchio Ridley / 5 Ottobre 2015 in Sopravvissuto - The Martian

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La fantascienza vende, e Ridley Scott lo sa bene, così come ogni volta senza troppi tafferugli mantiene delle promesse che stimolano la visione di ogni suo film con una buona dose di curiosità e affidabilità, come quella birra con l’amico di sempre, che sempre appaga e sempre riempie il tempo in maniera egregia.
Mark Watney, l’astronauta, botanico, ingegnere, fisico, matematico… ecc, ma soprattutto l’UOMO, abbandonato su Marte perchè creduto morto durante l’aborto di una missione sul pianeta rosso, per via di una tempesta pericolosa in atto.
Ansia, disperazione, monologhi interiori alla noiosa e petulante Sandra Bullock in Gravity?
No. Ironia, genuinità, costanza, impegno, VOLONTA’ di vivere fanno innamorare lo spettatore di quello che sarebbe il più grande, migliore e soprattutto ingegnosa controfigura di Bear Grill into the wild in vesione marziana.
La cultura fa parte del nostro passato ed è il bagaglio che ci portiamo dietro da cui attingiamo la nostra conoscenza, l’istinto e l’intelligenza rendono possibile l’applicazioni delle nozioni imparate; ma la scienza, la scienza mi fa credere che non esiste mai un punto, che dietro ogni punto esclamativo ci siano altri mille interrogativi da raggiungere e da svelare, la scienza non ha confini, non è statica, ma dinamica pura, evanescenza da afferrare e modellare, ed è per questo che nonostante tutto Martin viene portato in salvo . (escludendo una piccola grande dose di follia e incoscienza che in piccole dosi non guasta)
Finale distensivo in una stretta di mano sospesi nel vuoto, estremamente emozionante.
Inutile soffermarsi su effetti speciali e via dicendo, sono insiti del genere, per cui sembra scontata la presenza imponente.
Lo consiglio 8- (il meno pretenzioso non lo aggiungo al voto in stelline qui sopra, tuttavia c’è e bisogna inserirlo, perchè si può sempre fare di meglio)

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