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I molti santi del New Jersey

/ 20216.419 voti

Il voto sarebbe un 6.5 / 10 Novembre 2023 in I molti santi del New Jersey

Buon prequel della serie “I soprano”.
Il film narra le origini della famiglia di Christopher, i Moltisanti; siamo nel 1967 e troviamo un giovane Tony Soprano con il suo mentore Dickie Moltisanti (Alessandro Nivola) accogliere a casa il padre di Dickie (Ray Liotta) e la sua nuova sposa italiana Giuseppina.
In particolare la pellicola si sofferma su Dickie che lavora per la famiglia criminale DiMeo e cerca di ricalcare le orme del padre. Approfitta anche delle rivolte di Newark di quell’anno per narrare le tensioni tra la comunità afroamericana e quella italo-americana.
Tra gli altri protagonisti da citare Leslie Odom Jr nei panni di Harorld, uno dei soci afroamericani di Dickie con cui avrà dei “contrasti”, Vera Farmiga è Livia Soprano, Jon Bernthal è Johnny Soprano.
Buona pellicola di gangster-movie sulla scia più della serie I Soprano che del Padrino.

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Improponibile / 11 Luglio 2023 in I molti santi del New Jersey

Preso per conto proprio, cioè come un progetto indipendente dalla serie tv I Soprano, I molti santi del New Jersey è un film a dir poco mediocre.
Sceneggiatura, caratterizzazioni, dialoghi, interpretazioni… Tutto rasenta l’improponibile.

Preso come prequel/spin-off della citata serie tv, il film I molti santi del New Jersey rafforza la propria mediocrità.
Praticamente, tolti i nomi dei personaggi e i luoghi in cui si svolge l’azione, non c’è un solo aspetto, tecnico o artistico, che permetta di affiancarlo al famoso telefilm HBO.

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GIOCA COI FANTI MA LASCIA STARE I SANTI / 14 Dicembre 2021 in I molti santi del New Jersey

“I molti santi del New Jersey” è uno strano oggetto audiovisivo. E’ un film per il cinema? é un prequel di una serie TV? E’ un film per la televisione? Sono due episodi di un serial montati assieme? E’ uno spin off dei Soprano? Ecco, questa sua natura irrisolta rappresenta con tutta probabilità l’elefante nella stanza.

Preso a sé stante non è un grande film. La narrazione di stampo Scorsesiano è evidente sin dalle primissime battute, ma la storia non ha la capacità di reggersi sulle sue gambe se non tramite rimandi alla serie d’origine. E qui casca l’asino perché questa non è una serie prequel sui Soprano. L’occhio di bue è puntato su Dickie Moltisanti, lo zio di Tony Soprano, e racconta la sua storia famigliare (non particolarmente cazzuta se posso permettermi). Puntare tutto sul giovane Tony in fase promozionale (vedi trailer) crea disorientamento nello spettatore che viene tradito praticamente subito. Una promozione più sincera avrebbe creato dei presupposti migliori.
Va detto che forse non è colpa dei creatori visto che la titolazione mette abbastanza in chiaro le cose su chi sia il protagonista. di questo film. Mi viene da dire che forse la produzione ha tentato di cambiare la confezione per venderlo più facilmente.

Una serie tv intitolata “Moltisanti” sarebbe stata molto gradita e più funzionale. Questo film non aggiunge nulla alla serie madre. Anzi, crea qualche contrasto con le versioni più giovani dei personaggi già visti nella serie.

Nel complesso sono deluso e felice.

Però quando alla fine ho sentito quella musica…mamma mia, mi si è sollevato il pelo dalle braccia.

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