8 Recensioni su

L’uomo con i pugni di ferro

/ 20125.2143 voti
L’uomo con i pugni di ferro
Regia:

no titolo / 4 Agosto 2020 in L’uomo con i pugni di ferro

Ma esattamente cosa ci faceva un afroamericano nella Cina feudale? (Massì, in fondo che importa).
Un film abbastanza assurdo e nonsense che omaggia il cinema di arti marziali, di cui per lo più sembra una parodia. Il risultato è abbastanza divertente, non so quanto volontariamente. Sembra un vero e proprio divertissement.
Prodotto da Tarantino e scritto con Eli Roth (si legge “piuttosto splatter”).

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Sarà un film insulso, ma cazzo se sa intrattenere! / 22 Marzo 2017 in L’uomo con i pugni di ferro

Un ibrido grossolano tra film di serie B e di kung fu, con piccole dosi di fantasy.
Sì, è verissimo, è una roba abbastanza stupida, rozza e sicuramente piena di difetti, ma nonostante ciò l’ho trovato uno spettacolo godibilissimo. Se ho deciso nonostante tutto di dargli il 6, è proprio perchè a parere mio sa comunque divertire molto bene.

Brutto / 21 Maggio 2015 in L’uomo con i pugni di ferro

Un minestrone di stili , scopiazzature da tarantino e shaw brothers senza ritegno, cast stellare ma diretto male.
RZA proprio non ci sa fare davanti, e dietro, la macchina da presa.
Meglio il 2, almeno è un B-Movie senza pretese e con un montaggio decente

Il b-movie non è per tutti / 17 Maggio 2013 in L’uomo con i pugni di ferro

Uno dei pregi dell’opera omnia di Quentin Tarantino è l’aver riportato all’attenzione di pubblico e critica il fenomeno dei b-movies e del cinema di genere, permettendo di riscoprire perle rare e un ormai perduto gusto artigianale per il cinema.

Al contempo, però, questa riscoperta ha ingenerato l’equivoco che, per girare un film divertente, celebrativo e citazionista (à la Tarantino, insomma), bastasse esagerare nei toni e nello stile.

Ma la serie b non è per tutti. Rodriguez, ad esempio, sa come rielaborarne i canoni. Ancor meglio, inutile dirlo, fa proprio Tarantino con la sua personalissima, inimitabile visione.

La stessa operazione non riesce però al suo amico RZA. L’uomo con i pugni di ferro è infatti un lungometraggio denso di omaggi e riferimenti al wuxiapian che si risolve in una trama dallo scarso appeal, popolata da personaggi poco interessanti.

Non bastano alcune trovate bizzarre e qualche combattimento ben coreografato a risollevare le sorti di un film mai davvero divertente, complice anche una regia confusionaria e un protagonista (lo stesso RZA) di ben poco carisma.

Il rapper americano, all’esordio dietro la macchina da presa, viene brutalmente travolto dai topoi di un genere che sicuramente ama, e che però non è ancora in grado di maneggiare. La colpa non è degli ingombranti pugni di ferro, ma di un approccio immaturo capace solo di fabbricare immagini raramente suggestive, quasi sempre senz’anima.

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Cinesate tarocchissime! / 16 Maggio 2013 in L’uomo con i pugni di ferro

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Scaricato per sbaglio, non volevo neanche vederlo…
La raccomandazione di Tarantino mi era sembrata un’operazione di marketing, e infatti…
E’ un collage di scopiazzature di varie scene già viste in altri film, anime, serie tv e addirittura videogiochi.
Tralasciamo le assurdità di questo particolare tipo di film d’azione,
è anche una scialba imitazione del genere.
Comunque i miei preferiti erano i lions, che in quanto leoni avevano giustamente
pettinature degne di un gruppo hair-metal oppure così:
http://www.funfancydress.com/media/catalog/product/cache/1/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/S/A/SANC_0943_b.jpg
inoltre come arma impugnavano dei temibilissimi enormi calzascarpe neri.
Notevole anche il coltello-frullatore-pistola(?) di Russell Crowe, con cui si miscelava probabilmente anche i cocktail.
E che tra l’altro sembrava un cow-boy ma era inglese.
A tratti sembra che Lucy Liu stia interpretando ancora O-Ren Ishii.
Il protagonista ha dei comodissimi Pugnoni di ferro forgiati a modello di quelli di Edward di FMA (che in verità ne ha uno solo)… solo che funzionano in base a principi molto
meno palusibili, sono estremamente power ma non pesano granché pare.
Le cerbottane per sputacchiare mercurio? ma per piacere.
E comunque queste sono solo le panzane che mi vengono in mente su due piedi.
Per me se lo impostava come una caricatura del genere era meglio.

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Lui ha i pugni nelle mani. / 15 Maggio 2013 in L’uomo con i pugni di ferro

The man with I PUGNI NELLA MANI.

Quentin Tarantino presenta.. non so se avete notato come il tipo se la senta calda ma obiettivamente devo ringraziarlo. Ero entrato in sala per vedere un film che fottesse il mio cervello, completamente, e ci sono riuscito.
Baboooooom, mi sono sentito come un ragazzo in un Cinema che trasmette solo pellicole di serie z.
Di per sé il film non è niente di speciale, alcune scene sembrano girate da un tipo con il Morbo di Parkinson, per non parlare della recitazione o della colonna sonora ma obiettivamente che ca**o ce ne fotte della recitazione quando abbiamo un film che celebra il filone “Cinema d’arti marziali” tanto in voga negli anni ’70 ? Con un personaggio principale afroamericano e in Cina per giunta ? Il punto forte del film sono i personaggi, fortemente caratterizzati, ambientato nella Cina feudale, e girato in Cina. La regia è di Rza, il tipo nasce come compositore e rapper tanto che ha curato una pellicola che ho amato molto: “Ghost Dog”. La sceneggiatura è di un certo Eli Roth e come già detto lo presenta Tarantino.
Ci sono delle ottime scene splatter, dei combattimenti curati al massimo, poco credibili si ma dal punto coreografico impeccabili.
Il protagonista è un ex-schiavo (la scelta richiama Django ?) per di più la madre è niente meno che Pam Grier (Jackie -quando Quentin faceva ottimi film- Brown). Questo ex schiavo, interpretato dallo stesso RZA, fugge dal suo passato ma il suo karma negativo lo portano, dopo un avvenimento che verrà svelato nella seconda parte del film (la parte migliore della pellicola) in Cina. Qui si converte al Buddismo, c’è tutta una parte interessantissima in un monastero dove vengono espiati i peccati.
Espiati i peccati diventa fabbro, il migliore in circolazione, produce le armi per i vari clan rivali.
La vicenda si apre infatti con i clan rivali, con una missione non portata a termine, l’oro rubato e l’imperatore incazzato come una biscia.
Il fabbro, sogna una vita migliore con una certa Lady Silk che lavora al bordello di Lucy Liu, ‘na mignotta da poco. La tranquillità ha un caro prezzo
e a causa dell’oro inizieranno dei conflitti che vedranno entrare in scena non solo clan rivali ma anche strani tipi.
Dopo Hulk Hogan, André the Giant, Roddy Piper un nuovo wrestler (ce ne era bisogno ? Certo che no ma come cattivo è azzeccatissimo) fa la comparsa al Cinema. Batista dimostra che il mondo in celluloide non è solo di The Rock e lo ha sfidato apertamente in un Hell in a Cell. Il mio è sarcasmo ma egli è l’ antagonista di bronzo, impenetrabile da qualsiasi lama, che mischia Kung fu a mosse di Wrestling. Tre euro solo per il combattimento del tipo, valgono tutti. Rabbia animalesca contro vendetta personale di un figlio che ha perso un padre. Per non parlare di quel panzone, puttaniere, sventra papere di Russell Crowe che in una scena cita i tempi ormai lontani de “Il Gladiatore”, in alcune scene sorpassa la ridicolaggine. Dal punto di vista affettivo il film mi ha ricordato tanto uno zio fissato con i film di Bruce Lee. Non fraintendetemi, il film è trash allo stato puro, ma nel suo essere un film senza presunzioni l’ho trovato piacevolissimo.

Note del Don
Ma quello è Pai Mei ?

DonMax

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Perchè? PERCHE’??? / 13 Maggio 2013 in L’uomo con i pugni di ferro

L’uomo dai pugni di ferro è chiaramente una me**a.
E sticazzi se l’ha presentato Quentin Tarantino!

Coatto è l’intro, coatti sono i personaggi (con tutti soprannomi americaneggianti tra l’altro) e coatto è il suo intero svolgimento.
Chiaro, non che mi aspettassi chissà cosa.
Già il trailer è abbastanza esplicativo sul contenuto del film.
90’ di puro nonsense in cui smaciullamenti e trashate vengono cullati da un sottofondo di hip hop moderno e frastornante misto al soul più classico.

Il tutto infarcito da una miriade di fontane di sangue, puttane-guerriere e un’infinita galleria di altre minchiate che presumo vogliano omaggiare il vecchio mix vincente dello “stile oriente”: splatter + arti marziali (sotto questo punto lo promuovo).

Ma un film trash, che sembra fintamente serio, che non riesce nemmeno a divertire quanto dovrebbe, non merita di essere ricordato, come Machete, ad esempio.
Intrattiene, nulla più.

Concordo PIENAMENTE sul commento riguardate Russel Crowe (vecchio e ingrassato) scritto qui sotto.

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12 Maggio 2013 in L’uomo con i pugni di ferro

Volete vedere un film con Russell Crowe nel punto più infimo della sua carriera nel ruolo di un pistolero trippone, drogato, pornodivo,con vage tendenze alla necrofilia e che passa il tempo a copulare, bere e squarciare stomaci con la sua improponibile arma?
Bene, è il film per voi.

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