10 Recensioni su

Operazione U.N.C.L.E.

/ 20156.8129 voti

Azione / 7 Dicembre 2020 in Operazione U.N.C.L.E.

Inseguimenti, acrobazie, sparatorie: azione a ripetizione.
Sembra non mancare nulla in questa spy story dai toni leggeri ma mai demenziali.
Unica pecca: le parti italiane chiamate in causa dopo circa 3/4 d’ora di pellicola non sono granchè carismatiche e credibili.
Confermo l’ottima regia.

ottimo / 29 Gennaio 2020 in Operazione U.N.C.L.E.

un gran bel film, sorpresona del 2015. Guy Ritchie si conferma al top.

Bellissima sorpresa / 14 Ottobre 2018 in Operazione U.N.C.L.E.

Grandissima sorpresa! Un film che mi ha veramente colpito e soddisfatto, più di quanto mi aspettassi. La pellicola mischia la classica trama degli spy-movie con tantissime battute tra i due protagonisti. La ricostruzione storica è fatta molto bene e l’azione di certo non manca. Insomma, un film da vedere, complice la presenza di un cast formidabile!

Ridicolo / 3 Novembre 2016 in Operazione U.N.C.L.E.

Il film vuole essere d’azione, di spionaggio, una commedia, un thriller ma riesce solo a risultare ridicolo.

in una parola..Brutto / 17 Agosto 2016 in Operazione U.N.C.L.E.

C’è poco da dire in effetti, film brutto dall’inizio alla fine, si fatica anche a finirlo di vedere. Storia inconcludente che si perde continuamente, si cerca di creare una trama intrigante ma il compito non è assolutamente riuscito. Pessima anche la recitazione dei tre protagonisti, per quanto non abbia nulla contro Henry cavill, non riesce mai a soddisfare. Stessa espressione in tutti i film.

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Parte alla grande, ma poi… / 17 Maggio 2016 in Operazione U.N.C.L.E.

Il film parte alla grande con l’inseguimento tra le strade di Berlino Est, ma poi si ammoscia rapidamente. Fatale la scelta di rappresentare lo scontro tra le due spie con toni semi-infantili: dispetti, bronci, vanterie. Insopportabile. Ma nonostante tutto non mancano alcune qualità: la prova di Henry Cavill (anche se il suo Napoleon è un personaggio più britannico che americano); momenti di humour, come l’agente russo (Armie Hammer, per il resto deludente) che si intende di moda femminile, o la scena della sedia elettrica; alcuni preziosismi stilistici relativamente originali, soprattutto per un film d’azione, come la scena dei motoscafi sovrastata dalla canzone «Che vuole questa musica stasera», l’omissione temporanea di una battuta fondamentale per comprendere l’azione o, al contrario, più avanti, di certe azioni fondamentali per capire le battute. Gli italiani, per una volta, fanno i cattivi, seppure non molto convincentemente. A proposito: perché non scegliere un’attrice italiana per la parte di Elizabeth Debicki?

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OPERAZIONE SIXTIES / 14 Marzo 2016 in Operazione U.N.C.L.E.

Divertente. La trama è banale e sa di già visto ma a salvare capre e cavoli ci pensa una messa in scena perfetta. Dal formato Panavision che fa tanto anni ’60 al bellissimo comparto sonoro, dai costumi in stile agli oggetti ricercati tutto sembra contribuire sensibilmente alla resa finale. Gli attori sono tutti bravi e mettono in scena prove convincenti nonostante atteggiamenti e battute appena sopra le righe…tanto da sembrare uno spin off di 007.
La colonna sonora merita una menzione d’onore con un richiamo a Morricone e al tema del duello di “c’era una volta il west”

Divertente prodotto di un regista silenzioso ma di talento.

voto: 6,5

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Ben fatto, ma noiosetto… / 23 Dicembre 2015 in Operazione U.N.C.L.E.

Diciamo che Ritchie ha realizzato una bella regia, eccellente ispirazione al cult degli anni 60 (specie nello stile, nei personaggi…), la storia è degna di un impegnativo “Mission Impossible”, ma a parere mio questo film non decolla.
Anche se i dialoghi erano ben architettati (e ne riconosco le ottime qualità artistiche, anche negli interpreti), a me ha solo che annoiato e non mi ha trasmesso proprio un bel niente, anzi una leggera punta di odio verso i due protagonisti maschili.
5 per l’impegno, sennò 4.

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Charme e divertita azione / 14 Settembre 2015 in Operazione U.N.C.L.E.

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

(Sei stelline e mezza)

Film d’azione e spionaggio riuscito e sufficientemente divertente, oltre che divertito: è chiaro che quel ragazzaccio di Ritchie abbia provato un ampio piacere personale nel mettere in scena un’estetica specifica ispirata a quei sfavillanti 60’s da cui arriva la serie tv originale che ispira il film.
Grafica dei titoli, costumi, scenografie: nulla è lasciato al caso, in un profluvio ininterrotto di glamour ed eccessi grafici che, però, non risultano mai pacchiani, bensì sottesi da una indubbia eleganza di fondo, ben supportata da attori naturalmente affascinanti.

Peccato che, a differenza degli amatissimi esordi del buon Guy (Lock & Stock, Snatch) manchi una delle caratteristiche che, a suo tempo, mi hanno fatto apprezzare il suo cinema iperbolico: la scorrettezza, un certo “sporco”, l’irrequietezza di fondo che lo rende(va) amabilmente guascone.
Operazione U.N.C.L.E. è un eccellente “tema” svolto con tutti i crismi, ma che del Ritchie da me amato non ha -a mio parere- nulla, a partire dai dialoghi quasi ingessati contrapposti al fuoco di fila di altri suoi lavori.
In realtà, si tratta di un andazzo iniziato diverso tempo fa e maturato con i due Sherlock Holmes, secondo me non troppo distanti, per ritmo, sviluppo ed accuratezza nella ricostruzione d’ambiente, da questo film.

Buon cast: Cavill rappresenta un corretto compromesso tra l’eleganza formale dell’agente segreto europeo ed il dinamismo arrogante di quello americano, mentre Hammer impressiona davvero per la prestanza fisica, in evidenza specialmente quando l’attore è in scena con la minuta Vikander che, dal canto suo, mi ha ricordato molto, sia fisicamente che dal punto di vista della caratterizzazione, il personaggio di Thandie Newton (Stella) in Rocknrolla (non penso sia un caso che entrambi questi lavori siano stati sceneggiati da Ritchie e che, quindi, queste figure femminili si somiglino così tanto).

Menzione speciale per la strepitosa colonna sonora, sia per quanto riguarda i brani originali composti da Daniel Pemberton che si fondono in maniera ineccepibile con quelli strumentali composti a loro tempo per altre pellicole da Ennio Morricone e Stelvio Cipriani che per i retaggi d’epoca che spaziano da Roberta Clarke (splendida Compared to What sui titoli di testa) a Luigi Tenco, passando per Jimmy Renda, Rita Pavone in versione teutonica e Solomon Burke, fino a Nina Simone.

[SPOILER] Domandona: perché i Vinciguerra tengono in vita Gaby? Dopo aver ottenuto i dati relativi alla costruzione della bomba ed aver ucciso suo padre, che senso ha non fare fuori anche lei? [FINE SPOILER]

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Spionaggio, ironia e glamour / 7 Settembre 2015 in Operazione U.N.C.L.E.

Buon film che è l’adattamento cinematografico di una serie tv anni ’60.
In piena guerra fredda, una spia americana Napoleon Solo (l’ultimo Superman Henry Cavill che in questo film ha molti tratti in comune con Neal Caffrey) e una spia sovietica (Armie Hammer, The lone ranger) sono costretti a collaborare e proteggere Gaby, figlia di uno scienziato (la bella scoperta Alicia Vikander, vista nel recente Ex Machina).
Buon mix tra azione, litigi tra le due spie con molte battute ironiche e glamour dati gli abiti che i 3 protagonisti (ma non solo) sfoggiano nelle varie scene.
Nel resto del cast da citare Hugh Grant (a voi scoprire il ruolo), Jared Harris (Sanders, dovrebbe essere il capo della Cia), Elizabeth Debicki (Victoria Vinciguerra).

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