Recensione su I magnifici sette

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7 COWBOY SAMURAI / 12 Dicembre 2016 in I magnifici sette

Il western classico che più classico non si può. John Struges riesce ad assemblare un vero e proprio miracolo combinando storia, interpreti e magia cinematografica.
Gli americani da sempre soffrono un complesso d’inferiorità per non avere avuto un loro medioevo. Dato che le storie di frontiera sono di fatto il loro medioevo non possono fare altro che riempirlo di eroi dal cuore d’oro…e di questo parla “i magnifici sette”…eroi impavidi pronti a difendere gli oppressi.
Interessante la rappresentazione del contrasto generazionale che scaturisce nei confronti diretti tra i pistoleri più maturi e il giovane Chico…tematica sempre viva ma che nel 1960 forse aveva un peso maggiormente rilevante.

Regia incalzante e memorabile sopratutto durante il secondo scontro con la banda di mascalzoni che affligge la brava gente del villaggio. L’uso del colore impreziosisce l’opera, mettendo in risalto i dettagli del curatissimo villaggio messicano.

Il film prende spunto dai “Sette samurai” di Kurosawa che non se la prenderà a male come invece farà in seguito col nostro Leone…si narra addirittura che regalò una Katana a Struges…mentre a Leone regalò una denuncia per plagio.

Colonna sonora di quelle memorabili ad opera del mitologico Bernstein.
Il cast è composto da una sequela di nomi impressionanti: Yul Brynner,
Eli Wallach, Steve McQueen, Charles Bronson, James Coburn…solo per citare i più noti.

Un western senza indiani e senza pecche che ogni cultore del genere dovrebbe vedere assolutamente.

Voto: 7? no…7,5

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