14 Recensioni su

The Lone Ranger

/ 20136.2352 voti

Il braccio violento della Disney / 27 Aprile 2020 in The Lone Ranger

C’era un tempo in cui Violenza, sangue, bordelli, allusioni sessuali, relazioni incestuose, sberloni ai bambini facevano parte ancora del mondo Disney.
The Lone Ranger è la trasposizione cinematografica di un classico della serie tv Western: The Lone Ranger, altresì conosciuto come Il cavaliere solitario.
La pellicola nel complesso è un buon film Western di intrattenimento, più adatto a ragazzi/adulti che a bambini, con ottime scene di azione molto adrenaliniche. Per essere un film Disney c’è molta violenza, sangue, allusioni sessuali, persino una relazione incestuosa tra cognato e cognata. Erano altri tempi, eppure era solo 7 anni fa. Negli ultimi 2 o 3 anno la Disney si è rammolita un pochetto.
In certi momenti il film perde il ritmo perdendosi in sequenze che creano tempi morti, calando l’interesse e l’entusiasmo dello spettatore. Avrei tolto almeno una ventina di minuti buoni per snellire e rendere più scorrevole e piacevole il film, facendolo rientrare nei 110/120 minuti. 150 minuti li trovo alquanto eccessivi. Per esempio avrei rimosso a priori la narrazione tra Tonto anziano del Luna Park e il bambino mascherato. Non mi è piaciuta. Oppure il personaggio di Helena Bonham Carter. Affascinante sì, ma per nulla sviluppato perciò superfluo.
Tuttavia la sola sequenza finale dell’inseguimento sui treni vale l’intero film.

Voto: 6½

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L’artificio dell’abbassamento / 11 Agosto 2015 in The Lone Ranger

Partendo dalla premessa che non conoscevo il fumetto, e che ho visto il film senza sapere i risvolti che avrebbe preso, o la precedente caratterizzazione dei personaggi, a me è piaciuto. E’ un po’ lungo e spettacolare, ma non può essere confuso con una commericialata.
Ma guardandolo attentamente, si capisce subito che l”illusione di un happy ending è dissolta fin dall’inizio. La storia è raccontata da un Tonto vecchio, confinato a un’esposizione in uno squallido Luna park.
Oltretutto è del tutto privo di elementi sovrannaturali, anche se inizialmente sembrerebbe il contrario.
Sarebbe stato facile, in un periodo in cui gli eroi e i superbi piacciono e stupiscono. Qui invece l’eroe è un eroe di fortuna, improvvisato, incapace e buffo. Ed entrambi i protagonisti sono due perdenti, isolati dalle rispettive “tribù”. Si può quasi scorgere in loro l’outsider burtoniano.
Una sorta di eroe anticonvenzionale lo abbiamo già visto in Jack Sparrow. Ma se il pirata è raramente animato da buone intenzioni e totalmente contrario all’eroe tradizionale, il Lone Ranger è un’idealista.
Che non riesce a essere un’eroe, neanche se ci prova. Animato da principi saldi, che vede svanire e ricomparire. E la ricerca di sé stesso cambia come la sua percezione della realtà.
E l’indiano Tonto, pazzo forse, che alimenta quel corvo impagliato come alimenta la sua mente malata di fantasie, è davvero pazzo nel dire che gli uomini sono posseduti dal demone dell’argento?
No, l’eroe non è rovesciato, è abbassato, sminuito, è sbagliato.
E’ chiaro che non poteva avere successo un’eroe simile.
Ottimo tentativo però. Un film che riporta indietro l’orologio, al fumetto western, all’avventura, ai treni che si muovono su binari paralleli…
E basta solo la fantasia di un bambino mascherato da Lone Ranger a restituirci questo grande eroe.

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Siete persone tristi / 28 Agosto 2014 in The Lone Ranger

Non mi stanco mai di leggere i commenti degli aspiranti critici cinematografici che sfogano la loro repressione svalutando film di questo calibro. E’ un film che ho apprezzato tanto e mi ha fatto ridere trattando comunque tematiche rilevanti. E smettetela di dire che sono temi trattati gia’ mille volte perche’ sfido voi a cercarmi ragazzi di oggi a guardare film western degli anni 60/70. Se poi sono messi anche in questa maniera ben volentieri. Probabilmente ha deluso le vostre aspettative o non vi e’ piaciuto non e’ rilevante, ma risparmiate a persone come me commenti da finti intellettuali.. Grazie.

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Luna Park Ranger. / 10 Giugno 2014 in The Lone Ranger

Intrattenimento caciarone, da luna park, senza particolare verve, né inventiva: dinamiche straviste, gag sciape, incertezza identitaria, lunghezza eccessiva rendono questo film difficilmente appetibile agli adulti, quasi incomprensibile ai piccoli.
Sapete qual è l’unica cosa che ho apprezzato? La gamba d’avorio di Helena Bonham Carter e la sua “storia”: questi due elementi mi hanno fatto presagire un mondo narrativo interessantissimo, una specie di Notti al circo nel vecchio West.

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EMOZIONANTE! 6.5 / 24 Gennaio 2014 in The Lone Ranger

Anche se la durata del film mi stava lasciando perplesso all’inizio, lo stavo già snobbando, con l’idea che fosse il solito polpettone, invece Verbinski veste Johhny Depp da Indiano e lo catapulta in un vecchio western in vecchio stile, miscelando con saggezza comicità e divertimento! Sparatorie, salti al galoppo, pistole e locomotive animano il film in una storia emozionante, che non annoia e che diverte. Carino, non lo sottovalutate… 6,5!

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14 Dicembre 2013 in The Lone Ranger

Film perfettamente evitabile: da parte nostra e parte di chi l’ha fatto.
Storia piacevole ma confusa nel finale.

Un giorno si scoprirà che Johnny Depp è l’amante della moglie di Tim Burton, altrimenti non si spiega perché recitano sempre insieme.

Cosa vi aspettavate? / 24 Ottobre 2013 in The Lone Ranger

Secondo me molti di quelli che lo hanno visto si aspettavano troppo o chissà che cosa.
Dal trailer personalmente non mi aspettavo qualcosa di diverso da quanto è stato alla fine offerto allo spettatore.
Non mi pare oltretutto che questa versione del Lone Ranger sia peggiore di quelle che facevano negli anni ’40 e ’50, ma quelle non le ha criticate nessuno, che io sappia (forse perché non le ha viste nessuno). Secondo me è abbastanza fedele allo spirito originale del personaggio, che di base affrontava avventure piuttosto lineari e certo non offriva trame chissà quanto elaborate. Certo, si è dovuto renderlo un po’ più al passo coi tempi, aggiungendo quel tocco “dark” che tanto piace a Depp e qualche battuta scanzonata, ma non credo che togliere questi elementi avrebbe migliorato la pellicola.
Senza dubbio una pecca è l’eccessiva lunghezza, in particolare ho trovato ripetitivo inserire una scena d’azione sul treno all’inizio e una alla fine. Va bene che è l’elemento centrale (assieme all’argento), ma forse si poteva alleggerire un po’.
Simpatiche le strizzate d’occhio ai fan (non penso che l’anno 1933, quello in cui Tonto narra la storia, sia stato scelto per caso), anche quella del classico incitamento “Hi-yo Silver, away!”, che effettivamente sentire nel XXI secolo sarebbe stato un po’ imbarazzante.

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24 Ottobre 2013 in The Lone Ranger

Il film ha il solo scopo di intrattenere e di divertire, cosa che è riuscita ampiamente IMHO.
Grazie al cielo la storia non è un drammone (che proprio non sopporto) anche se alcune parti sono piuttosto tristi e piene di sottintesi… ma essendo un disney ovviamente dovevano alleggerire la cosa. Ho apprezzato.
La storia fila liscia che è un piacere ed ogni tanto è frammezzata dalle battutine di Depp che fanno sempre sorridere. Alcune scene (tipo la fuga dal treno o del carrello della miniera pieno di dinamite) sono veramente esilaranti, mi sono spanciata dalle risate. Sicuramente sono un po’ inverosimili (quando mai sopravvivi dopo un volo di 20 metri???), ma licenza poetica a parte, sono geniali.
Ho dato 8 e non di più perchè c’è una cosa di cui questo film è priva: i colpi di scena. Si può già immaginare cosa succederà nella scena successiva e questo non va bene. Un po’ di innovazione non sarebbe stata male.
Inoltre, io sinceramente mi aspettavo che la Bonham Carter apparisse in ben più di 5 minuti di film!! Cavolo, se è in copertina, gradirei vederla recitare un po’ di più.
Concludo con una nota positiva commentando la scelta della piccola parte di montaggio post-moderno: la scena iniziale della rapina pareva non avesse senso fino alla fine. Bell’idea!!

ps: Guglielmo Tell RULEZ!!
pps: chi ha notato il riferimento a “Ritorno al futuro 3” nella scena in cui lei sta per cadere dal treno?

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29 Agosto 2013 in The Lone Ranger

Mi sono divertita 🙂

14 Agosto 2013 in The Lone Ranger

Questo film rappresenta perfettamente la deriva Disney degli ultimi anni: non si tratta di un film per bambini né di un film per adulti; non è un film comico ma sfrutta una logica demenziale il cui abuso è ormai commercialmente collaudato; è un film d’azione senza la minima suspance, perché non c’è il minimo dosaggio dei colpi di scena. The Lone Ranger è questo insieme di contraddizioni per una durata di 130 minuti: vuole dire troppo e dice niente, vuole essere epico e diventa insopportabile.

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Non scherziamo… / 13 Luglio 2013 in The Lone Ranger

Questo film non mi è piaciuto, non mi ha convinto.
Ho deciso di recensirlo perché così illustro gli aspetti che mi hanno colpito negativamente e che ho odiato.
Come al solito, dopo aver visto il film (già subito dopo averlo visto mi aveva lasciato solamente sensazioni negative), ho fatto passare una decina di giorni prima di recensirlo, così sono abituato perché penso che si possano dare pareri più oggettivi e sinceri man mano che il tempo passa…le prima impressioni possono essere fuorvianti.
L’idea di un film western un po’ bizzarro e grottesco sarebbe potuta sembrare carina e stravagante ma io non ho notato nulla che mi facesse ricordare un film western, figuriamoci un film western comico. Insomma, speravo in una specie di fagioli western in era moderna e invece mi sono trovato dinnanzi ad un film fatto per fare un po’ di soldi (cosa che io odio) e le poche scene messe un po’ per cercare di rendere il film innovativo ed unico (insomma un buon film) non mi hanno convinto.
La comicità qui non è sensata né pensata intelligentemente perché stona ! Tra l’altro, di comico c’è poco…fondamentalmente più che comico questo film è demenziale.
E poi, è un film Disney e mi aspettavo quantomeno che conservasse l’aspetto drammatico tipico dei film DIsney.
E invece no ! Quest’opera non mischia saggiamente la drammaticità e la comicità.
Il moti è semplice: le parti drammatiche sono fatte male e quelle comiche sono demenziali.
A mio parere, solo le scene d’azione sono fatte bene ma purtroppo stonano e certe volte sono tirate per le lunghe (come tutto il film, del resto) .
Johnny Depp sarà anche bravo…molto bravo…in questo genere di ruoli ma finisce per diventare antipatico.
L’ambientazione western non è fatta male ma l’atmosfera…quella non si respira nemmeno per un attimo e la trama, pur essendo carina, è sviluppata in modo che io veramente non sono riuscito ad apprezzare (tra l’altro il film è un adattamento del personaggio del ranger solitario che appare in vari film e anche in una serie se non erro…quindi la trama dovrebbe essere anche presa passo passo).
Inizialmente avevo dato voto 5 a questo film ma ora mi rendo conto di non poter arrivare a 5 stellette…da parte mia questo film è negativo…non raggiunge la mediocrità.
C’è comunque qualche piccolo aspetto che ho gradito, per esempio, le ambientazioni e alcune scene d’azione e anche…devo dirlo…la buona interpretazione di Johnny Depp.
Per il resto, francamente trovo inutile passare due ore e mezza per assistere a questo film…per vedere dei personaggi improponibili e mal strutturati, a tratti questo film mi ha perfino annoiato.
Ve lo sconsiglio e semmai vi venisse l’idea o vi venisse fatta la proposta di vedere un film con Depp ancora in ruoli di questo tipo, vi consiglio di scacciar via l’idea e di declinare la proposta.
Pirati dei Caraibi, Alice in Wonderland e The Lone Ranger sono film che non mi hanno convinto affatto (soprattutto Alice in Wonderland). Tra l’altro ho sentito che faranno Alice in Wonderland 2 sempre con Depp, uno scempio.
Secondo me non ci vorrà molto prima che esca The Lone Ranger 2.

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6,5 / 12 Luglio 2013 in The Lone Ranger

Gore Verbinski sa intrattenere, parliamoci chiaro, e, per sillogismo, sa fare cinema. La sua volontà di unire mito e realtà si traduce spesso in storie rocambolesche, ben architettate tecnicamente ma non ben definite. Il deficit visibile che ha questo film rispetto a Pirati dei Caraibi è questa presunta aderenza ad una realtà che pretende un passato, poco approfondita e che si palesa in un risultato che è poco più che una semplice storia per bambini. Parlo del cattivone e dei suoi banali spostamenti. Intendiamoci, poteva funzionare finchè le barbarie americane contro gli indios erano messe in mostra, perchè penso che la realtà storica sia poco differente da quella vista nella prima ora e mezza, ma poi tutto si sgretola in cliché e risoluzioni scontate. Ma la pretesa in questo senso non è molta, e forse è anche giusto così, pertanto, riprendendo le redini di un discorso più concentrato sull’intrattenimento, possiamo dire che le scene d’azione sono ben studiate e innescano meccanismi di piacere tra il parco divertimenti e il circense. E’ una visione poco impegnata quindi, piacevole ma non priva di fastidiosi accorgimenti di trama, ben nascosti da un impianto tecnico scenografico improntato su grandi impalcati del giostraio – Verbinski. La sequenza d’azione finale è esilarante, anche se i più schizzinosi facilmente storceranno il naso. Spassose le avventure dello strano prode destriero, un valore aggiunto alla grande macchina del divertissement.

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9 Luglio 2013 in The Lone Ranger

Buon western con il solito istrione Johnny Depp che nei panni di Tonto ruba quasi (forse toglierei anche il quasi) la scena al protagonista Armie Hammer che veste i panni del Lone Ranger del titolo. Di mezzo ci sono un pericoloso fuorilegge, Butch Cavendish (interpretato da William Fichtner, quasi sempre in ruoli da bastardo), la costruzione della ferrovia e chiaramente x un western che si rispetti, gli indiani.
Finalmente troviamo anche Helena Bonham Carter in un ruolo positivo (una maitresse); completano il cast Tom Wilkinson, l’ambiguo Latham Cole, Barry Pepper (il capitano dell’esercito) e Ruth Wilson (la cognata del Ranger solitario).
Buona azione e buon ritmo ma soprattutto la simpatia di Tonto

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La Disney dovrebbe smettere di rovinare i classici / 7 Luglio 2013 in The Lone Ranger

L’ìnizio è orribile. C’è la totale mancanza di sensibilità e rispetto per la morte, usata spesso come scusante per la gag stupida.
Non capisco cosa stiano facendo alla Disney, ma ultimamente tutti i loro remake dei classici mi urtano. Lo stesso dicasi per “il mago di oz”

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