The Last Duel

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The Last Duel

Film tratto dall'omonimo romanzo di Eric Jager ispirato a fatti realmente accaduti. Il re di Francia, Carlo VI, detto il Folle (1368-1422), concede che il cavaliere Jean de Carrouges risolva una disputa con lo scudiero Jacques Le Gris, sfidandolo a duello, in una regolare ordalia. Al centro della questione, c'è un'aggressione ai danni di Marguerite, la moglie di Carrouges. Per difendere l'onore della giovane donna, Jean mette in pericolo se stesso e Marguerite. L'evento passerà alla storia come l'ultimo Duello di Dio.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Last Duel
Attori principali: Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck, Harriet Walter, Marton Csokas, Alex Lawther, William Houston, Oliver Cotton, Zeljko Ivanek, Nathaniel Parker, Tallulah Haddon, Aurélien Lorgnier, Bryony Hannah, Thomas Silberstein, Adam Goodwin, Ian Pirie, Daniel Horn, Michael McElhatton, Sam Hazeldine, Clive Russell, Julian Firth, Sylvain Lablée, Zoé Bruneau, Chloé Lindau, Adam Nagaitis, Elise Caprice, Fiona Maherault Valinski, Tassia Martin, Camille Mutin, Caoimhe O'Malley, John Kavanagh, Simone Collins, Clare Dunne, Christian Erickson, Alex Blanchard, Gin Minelli, Cécilia Steiner, Serena Kennedy, Quentin Ogier, Paul Bandey, Martin Vaughan Lewis, Brontis Jodorowsky, Peter Hudson, Alexander Pattie, Dimitri Michelsen, Stephen Brennan, Colin David Reese, Bosco Hogan, Kyle Hixon, Florian Hutter, Sam Chemoul, Jim Roche, Martin Gogarty, Ronan Leonard, Shane Lynch, Peter Kirkby, Kevin McGahern, Lorris Chevalier, Mark Atkin, Janet Grene, Chloe Harris, Karl Hogan, Tyrone Kearns, Brian Manning, Brian F. Mulvey, Fady Naguib, Mostra tutti

Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura/Autore: Ben Affleck, Matt Damon, Nicole Holofcener
Colonna sonora: Harry Gregson-Williams
Fotografia: Dariusz Wolski
Costumi: Janty Yates, Annie Crawford
Produttore: Ridley Scott, Ben Affleck, Matt Damon, Jennifer Fox, Nicole Holofcener, Kevin Halloran, Morgan O'Sullivan, Kevin J. Walsh, James Flynn, Madison Ainley, Drew Vinton
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Storia, Azione
Durata: 153 minuti

Dove vedere in streaming The Last Duel

Monotono / 2 Aprile 2022 in The Last Duel

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Chennnoia, Ridley.

Non si capisce bene perché questo film abbia preteso di usare qualcosa di simile all’effetto Rashomon, dato che questo artificio narrativo (qualunque esso sia, alla fine) non aggiunge nulla (ma proprio nulla, statene certi) a quanto viene raccontato nel terzo e ultimo capitolo, quello -risolutivo- del racconto di Marguerite (Jodie Comer).
Gli altri due capitoli (cioè, “la verità” fornita in base al punto di vista di de Carrouges -Matt Damon- e a quello di Le Gris -Adam Driver) non forniscono elementi significativi in più o in meno, né punti di vista della questione connotati in modo da -che so?- instillare qualche dubbio nello spettatore.
Però, tolte queste due frazioni di film, il pubblico avrebbe potuto risparmiarsi circa un’ora di film. Il che, su 152 minuti di montato finale, non è poco.

Per tutta la sua durata e il suo sviluppo, The Last Duel propende chiaramente nella sola direzione di Marguerite, perciò risulta abbastanza monotono.
Tolta l’oggettiva insensatezza delle “colpe” che gravano addosso alla protagonista femminile in quanto donna e l'”esotismo” barbaro di certe usanze dell’Europa del tardo XIV secolo, il film di Scott non riesce mai ad appassionare fino in fondo.

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Inutili ripetizioni / 30 Dicembre 2021 in The Last Duel

The Last Duel è dominato e condizionato dalla struttura alla Rashomon che ripete per tre volte gli stessi avvenimenti, mostrati secondo i diversi punti di vista dei protagonisti. Giustificata nel libro originario, che esaminava i tre verbali del processo, questa struttura appesantisce invece il film, prolungandone la durata e rendendolo monotono – confesso che all’inizio della terza parte sono stato tentato di sospendere la visione. La ripetizione non aggiunge molto alla sostanza della storia: il contrasto di caratteri e valori sarebbe stato più efficace in una narrazione più lineare. Inoltre, della scena centrale dello stupro non vengono date due versioni davvero contrapposte: per motivi facilmente intuibili, la violenza rimane tale anche nella parte vista attraverso gli occhi di Jacques le Gris, per quanto certi dettagli vengano attenuati. Alla fine, la sostanza delle versioni alternative si riduce a chi ha salutato per primo in una certa occasione – cosa non molto interessante.
Peggio ancora, la coerenza dei personaggi di Jean e Marguerite viene distrutta: il primo passa da eroe magari non molto brillante ma pieno di dignità a bruto incolto e avventato; la seconda, in successione, da pedina semimuta di accordi matrimoniali a civettuola imprudente e infine a sagace amministratrice protofemminista. L’unico a non cambiare sostanzialmente – di nuovo: per ragioni abbastanza comprensibili – è Jacques le Gris. Ma questi mutamenti non pervengono, come in Rashomon, a una lezione sulla relatività dei punti di vista, quanto piuttosto a una più banale lezione sulla necessità di non fidarsi della prima impressione, dato che il punto di vista della donna è chiaramente quello privilegiato.

Matt Damon e Adam Driver danno un’interpretazione convincente dei propri personaggi (il primo operando soprattutto per sottrazione); Jodie Comer invece non mi sembra essere riuscita – ma il compito era davvero improbo – a seguire le variazioni del proprio. Ben Affleck infine restituisce una figura di nobilastro convenzionale e poco credibile (i capelli biondi non aiutano). La ricostruzione dell’epoca sembra abbastanza fedele, senza concedere nulla alle scenografie troppo pettinate della medievalistica cinematografica di un tempo. Il duello finale è terribile nella sua violenza, ma ancor più terribile è la scena che lo segue.

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Ridondante ma bello / 7 Dicembre 2021 in The Last Duel

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Film strano.
La prima mezzora mi è piaciuta moltissimo, poi per due-tre volte rivedo praticamente la stessa storia , sino al fatidico “duello” da cui prende il titolo.
Ecco, questo non l’ho capito.
Che senso ha ripetere allo spettatore, seppur da punti di vista diversi, gli stessi fatti?Non una volta, ma addirittura due?
La cosa ha senso quando ci sono dettagli diversi e si scoprono cose nuove, che cambiano la percezione degli eventi o li stravolgono…cosa che di fatto , non avviene e ti sembra che il film potesse durare 1h in meno.
Peccato perchè Adam Driver e Matt Damon brillano di luce propria, un pò meno un irriconoscibile Ben Affleck biondiccio e godereccio.
Stupende, letteralmente, stupende le scenografie e le ambientazioni , specialmente quelle degli ambienti interni.
Discreto film di Ridley Scott, poteva secondo me insistere un pò meno sulla tripla narrazione e la disfida amorosa, incentrandosi più sugli aspetti politici, militari e anche sui combattimenti. Ecco, sarebbe stata una scelta più vincente.
Ma il film non mi è dispiaciuto e lo consiglio.

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