Recensione su Crepuscolo di gloria

Un ex ufficiale zarista, scappato dalla rivoluzione, si ritrova a fare la comparsa ad Hollywood proprio in un film che parla proprio della rivoluzione.
Questo gli permette di ricordare lo sfortunato amore per Natacha, una giovane attrice che l’aveva sedotto per ucciderlo ma che all’ultimo momento si è sacrificata per lui.
Un immenso Emil Jannings, che ha vinto meritatamente l’Oscar, che tratteggia questo ufficiale apparentemente senza cuore ma poi innamorato e infine anche malato. Siamo ormai al tramonto del muto ma il protagonista non enfatizza la sua interpretazione, piuttosto trasmette splendidamente i suoi stati d’animo e finanche la sua fragilità. Cosa che non riesce agli attori “giovani” William Powell ed Evelyn Brent.
Sicuramente un attore da riscoprire.