Recensione su Urla del silenzio

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30 Ottobre 2012

L’esordio alla regia di Roland Joffe è folgorante. Questo è unon dei film più intensi che mi sia capitato di vedere sull’argomento. Forse anche migliore de Il cacciatore, si avvale, di una regia solida, raffinata ed elegante, che non si perde in frivolezze, non cerca la lacrimuccia e non vuole stupire con effetti speciali ma ricerca la parte bella dell’immagine. Sceneggiatura ben scritta, mai patetica ma capace di trasmettere un’idea realistica del giornalismo d’assalto e della crudeltà di un regime brutale quanto il nazismo, che annienta la volontà e soggioga le menti più sensibili, trasformandole in killer.
Splendidi gli interpreti, su tutti Haing Ngor, vincitore del premio oscar come miglior attore non protagonista e successivamente morto in una sparatoria che, molti anni dopo, è stato chiarito esser stata una rappresaglia dei khmer rossi, che non gli avevano mai perdonato la partecipazione al film.
Una storia orribile come quella descritta dal film stesso.

2 commenti

  1. paolodelventosoest / 30 Ottobre 2012

    Dio, che storia di Amicizia in questo film!

  2. henricho / 30 Ottobre 2012

    davvero commovente..e trattata con i guanti di velluto…

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