Recensione su The Jacket

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26 Aprile 2013

Adrien Brody e Keira Knightley sono rispettivamente un soldato con disturbo post-traumatico da stress e amnesia e una cameriera con un brutto rapporto con la madre. A partire da queste identità, il film si srotola avanti e indietro nel tempo, conducendoci in un loculo da obitorio che è la porta verso mondi passati, presenti e futuri. La capacità del protagonista di saltare nel tempo è il motore propulsore di un film che mescola thriller e metapsicologia e che ha il pregio di mantenere viva l’attenzione di chi guarda grazie ad una sceneggiatura abbastanza buona, una regia carina e non troppo banale e delle interpretazioni azzeccate.
Fotografia carina,così come le musiche di Brian Eno; infine il rischio di ingarbugliarsi in paradossi temporali irresolubili viene evitato per merito di un finale equilibrato e giusto, che conclude bene un film godibile.

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