Recensione su The Imitation Game

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Un mito rigenerato / 13 Marzo 2015 in The Imitation Game

Chi vi dice che una recensione possa esser oggettiva, è un ipocrita o un idiota.

Questo caso è speciale molto piu’ che nei casi soliti visto che Alan Turing, nonchè il protagonista della pellicola, è uno dei miei piu’ grandi esempi di vita.
Non solo per quello che ci ha lasciato, ma per il costo e per la determinazione che ha messo per farlo.

Una riproduzione pressochè storica di quanto avvenuto segretamente dal corpo M6 dell’esercito britannico, che durante la seconda guerra mondiale ha posto un gruppo di matematici scelti alla soluzione della nota macchina tedesca Enigma.

Tra questi Alan Turing, interpretato da un perfetto Benedict Cumberbatch, incredibile e che interpretando un personaggio completamente introverso è riuscito a dimostrarci lo spettro delle piu’ profonde emozioni, con tutte le sue pecche ed inadeguatezze.

Un film pressocchè perfetto, il dieci gli manca per una ragione specifica:
Keira Knightley.

Inadatta oltre ogni modo alla parte, non se per un concetto di ricordi che si basano su altri ruoli meno pertinenti o se di per sè l’attrice non l’ho vista per niente adatta al ruolo.

Il resto: Musica, Regia, Attori è un perfetto connubio di coscienza, di apprezzamento e di orgoglio.
Provare questo per una pellicola è sufficiente per amarla.

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