Hurricane - Il grido dell'innocenza

Veramente emozionante e commovente questo film che racconta la vita del pugile di colore Rubin “Hurricane” Carter (Denzel Washington, come sempre magnifico), accusato ingiustamente di un triplice omicidio per ragioni razziste e costretto in carcere per più di 20 anni. La storia ripercorre la sua difficile infanzia e gioventù, sempre accompagnata dalle persecuzioni razziste, ci mostra i suoi incontri, e la notte della strage della quale fu accusato. La storia poi si lega con quella di un ragazzo di colore americano e tre suoi amici canadesi che avranno modo di conoscere Hurricane, legheranno con lui, ed avranno un ruolo chiave nella sua scarcerazione. Film veramente stupendo, coinvolgente e tristemente vero. Come già detto Denzel Washington è fenomenale, il resto del cast non è da meno; tra gli altri si vedono Liev Schrieber ed un anziano Rod Steiger. Stupenda la colonna sonora, con la bellissima “Hurricane” di Bob Dylan, che il cantautore dedicò proprio a Rubin.

Emozione assoluta. Hurricane è quel film, quel film che riesce fin dai primi minuti a trascinarti in quel clima ardente di odio e rabbia degli anni 60′,intrinseco di ingiustizia e soprusi a discapito di chi non ha la forza di reagire con lo spirito giusto.
Non è il caso di Rubin “Hurricane” Carter, icona di una generazione che troppe volte ha pagato il prezzo della propria pelle, che troppe volte non ha avuto ciò che meritava, lottando e combattendo per rimanere a galla di una società che non li accettava (e vedendo i tempi forse non li accetta ancora…).
Mancanze importanti in questo film ce ne sono, dal compartimento tecnico all’assenza di una vera caratterizzazione dei personaggi secondari, ma tutte sono colmate dal sentimento di impotenza e di rabbia che il film “infiamma” dentro, tutte sono colmate dall’inutile speranza che tutto questo non sia successo, che tutto questa rimanga,nel bene o nel male, un semplice film…