Recensione su The hunted - La preda

/ 20035.730 voti

2 Marzo 2015

The Hunted-la preda è un’opera che unisce delle formidabili scene di combattimenti a delle bellissime riprese naturalistiche girate nell’Oregon. Uno dei punti forti del film è proprio la fotografia del premio Oscar Caleb Deschanel, il bianco della neve durante quella che è una delle scene iniziali ad esempio è catturata alla perfezione. Firmata Friedkin, il film inizia mostrando gli orrori della guerra ed i traumi ad essa annessi e continua sviluppandosi attorno alla sfida fra un ex soldato delle forza speciali (Benicio Del Toro) ed il suo istruttore (Tommy Lee Jones).

Ispirato a Tod Brown Jr., addestratore dei Navy Seals, Delta Force ed altre squadre speciali nonché esperto di analisi delle tracce e di sopravvivenza in mezzo alla natura, il personaggio interpretato da Tommy Lee Jones non sembra il solito esaltato. Lo troviamo in una baita in montagna, lavora per il WWF, solitario ed allo stesso tempo un filo nostalgico. Viene contattato dall’FBI perché un suo allievo, grazie ai suoi insegnamenti, è diventato una specie di macchina da guerra. Il film è una specie di corsa, un gioco pericoloso fra gatto e topo, è una caccia fra due generazioni e due modi di fare cinema. Da un lato abbiamo Benicio Del Toro che lavorava sulla interiorità del personaggio, dall’altra abbiamo Tommy Lee Jones. Tommy Lee Jones è andato oltre, Tommy Lee Jones non si immergeva semplicemente in quello che pensava essere lo stato mentale del suo personaggio. Tommy Lee Jones era il suo personaggio, indossa perfettamente le parti dell’ex istruttore.. ammorbidito dagli anni solo apparentemente.
L’istruttore deve uccidere un suo allievo, l’allievo lo considera come un padre ma la cosa non è contraccambiata. Al ritorno da una missione in Kosovo, l’ex allievo ottiene una medaglia ma dà di matto ed uccide. Ricorda la guerra, è traumatizzato, ed uccide. Il suo Paese lo premia perché si è dimostrato un portatore sano dei valori in cui crede la società americana.. e lui impazzisce.

Non è semplicemente un film d’azione, è una pellicola energica, tesa, che incarna parte dei temi cari al regista: il conflitto interiore dei personaggi; i ruoli che si ribaltano; la colpa e l’ossessione.
Se avete modo vedetelo.

Lascia un commento