15 Recensioni su

Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

/ 20146.6502 voti

Piacevole saga per teenager / 13 Gennaio 2024 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

Recensione identica per i 4 titoli (da 3 libri hanno tratto 4 film, dando più respiro all’epilogo).
La tri-tetralogia scorre leggera. Nulla di eccezionale e nulla di imperdibile, ma siete dell’età giusta (meno della metà della mia) potreste considerarne la visione.

Credibilità a zero, noia a mille / 13 Agosto 2016 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il terzo capitolo della serie conferma e porta alle estreme conseguenze la perdita di credibilità che già si notava nel secondo episdoio. Ci viene chiesto di credere che un distretto della nazione, creduto distrutto, è in realtà sopravvissuto ricostruendo un’enorme capacità militare sottoterra, Dio solo sa con quali risorse; che il presidente Snow manda a salutare la nostra eroina riemersa dalle rovine con un tappeto di rose e non, come sarebbe stato logico, con un plotone di paracadutisti, salvo poi tentare di ucciderla con una trovata da film spionistico degli anni Cinquanta; etc. etc. Si aggiunga a ciò la noia mortale di due ore di film in cui non succede praticamente nulla.
L’unica nota positiva è il tentativo di mostrare la costruzione mediatica di un’eroina, e quindi la natura ambigua della rivolta; in un altro contesto e in altre mani ne sarebbe potuto uscire uno spunto interessante. Degno di nota, infine, il realismo che a tratti assume la guerra, soprattutto nel bombardamento del bunker sotterraneo, che richiama alla mente certi racconti dei nostri padri e nonni.

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Fantastico / 2 Novembre 2015 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

Bellissimo anche questo penultimo capitolo. Ero talmente tanto presa che 2 ore sono come volate per me, adesso non vedo l’ora che esca l’ultimo.

8 Giugno 2015 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

Mockingjay è un lungo prologo di due ore in vista del capitolo finale, comunque più appassionante e conciso dell’interminabile secondo capitolo, ma ripetitivo fino allo sfinimento per gran parte del tempo, costretto a riproporre certe scene più e più volte pur di arricchire una storia che avrebbe potuto concludersi agevolmente con un unico film. Come il precedente pecca di chiarezza in certi passaggi e tutto il sottotesto della sfida mediatica tra Capitol City e il Distretto 13, con Katniss eroina dei media, mi ha fatto storcere il naso in taluni punti; non tanto per il tema in sè ma per certi sprazzi di superficialità e faciloneria con cui viene presentato sullo schermo. Bravo il cast, un po’ una palla al piede tutta la faccenda “Peeta di qua e Peeta di là” ma bello e promettente il finale, che ha proprio in Peeta un twist interessante e ben recitato da Josh Hutcherson.

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come da previsione… / 9 Gennaio 2015 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

Gli ho dato 6. solo per la fedeltà alla trama del libro.
Come da previsione dividere in due film un libro, per cui ne bastava uno, non poteva portare a più alti risultati.
Dopo Harry Potter e i doni della morte tutte le saghe hanno iniziato ad essere divise; perchè fare un film quando possiamo farne due e guadagnarci il doppio?
Dividere l’ultimo libro di Harry Potter aveva un senso: era ricco di contenuti. Ne è prova il fatto che, tralasciando i gusti personali, non ha annoiato nessuno.
Tutti quelli che ho visto a seguire invece proprio no.
Conseguenza: proprio un film zoppicante.

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30 Dicembre 2014 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

Chi non ha letto il libro può trovarlo noioso, vi posso assicurare che pure la prima parte del libro è così, io l’ho trovato perfetto perché segue le ombre del libro senza cambiare niente o quasi!!

(Ri)leggete il libro. / 14 Dicembre 2014 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Mi rendo perfettamente conto che il 10 che ho dato a questo film è dovuto più ad un attaccamento personale alla saga che ad un parere lucido ed obbiettivo. Ma è anche vero che in qualche modo è necessario bilanciare i voti così bassi e a mio avviso assegnati ingiustamente.
Prima di tutto vorrei considerare l’aspetto della fedeltà del film rispetto al libro. Trovo azzeccatissima la scelta di dividere Il Canto Della Rivolta in due parti, poiché in questo modo sono state inserite tutte le scene importanti ed altre aggiunte a dir poco perfette (i distretti in rivolta, gli alberi e soprattutto la scena della diga, accompagnata dalla spettacolare The Hanging Tree).
E’ stato bello rivedere le scene e ricordare tutto ciò che avevo letto in precedenza e, come ho spesso sottolineato, mi aspettavo grandi cose dalle trasportazioni cinematografiche, poiché lo stile della Collins non sempre si adatta a ciò che intende descrivere. Insomma, speravo fortemente che il film andasse più a fondo in certi particolari e così è stato nella prima parte, che potenzialmente poteva essere quella meno interessante, se paragonata al finale che ci aspetta l’anno prossimo.
Ma se già questo film è un capolavoro, non oso immaginare come ci sentiremo quando tutto sarà concluso.
Grande merito va anche a tutto il cast, con Jennifer Lawrence sempre perfetta e una piacevole sorpresa è stata Josh Hutcherson, il quale ha reso la trasformazione di Peeta sconvolgente e devastante. Già leggere il libro era stato traumatico, figuriamoci rivederlo sul grande schermo, amplificato e reso in modo ancora più crudele.
Per non parlare del fatto che nel film assistiamo ad una situazione disperata, in cui Capitol City vieta ogni forma di dissenso e punisce ogni riferimento alla rivolta. Tutto questo mi ha dato diversi spunti di riflessione. Si tratta di un futuro distopico, ma siamo sicuri che sia così lontano? Ma soprattutto, le esecuzioni ordinate dal presidente Snow e trasmesse su tutti gli schermi di Panem, non vi hanno ricordato nulla?
Anche chi non è particolarmente affezionato alla saga di Hunger Games avrà potuto individuare dei riferimenti, nemmeno intenzionali, a ciò che sta accadendo attualmente in vari stati del mondo.
In conclusione, mi chiedo cosa non vi sia piaciuto con precisione. Il film ha un ritmo troppo lento? Il libro è esattamente così.
E spero sinceramente che non stiate sottovalutando questo lavoro solo perché la saga è indirizzata principalmente ai ragazzi, poiché credo che tutti possano trarne qualcosa di positivo.

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3 Dicembre 2014 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

Il mio voto arriva a sei e mezzo, ma non posso proprio dargli di più. Non mi posso sbilanciare per un film che è solamente una grande premessa ad un altro film (che a questo punto deve per forza essere spettacolare, altrimenti sarebbe veramente una delusione). Nel complesso l’ho apprezzato e nonostante il ritmo lento non mi sono annoiata. Ci sono elementi sia positivi che negativi, ovviamente. La cosa più irritante è stata la ripetizione delle parole “ghiandaia imitatrice” ogni dieci secondi. Ho apprezzato molto invece l’aspetto fisico di Katniss, che nei primi due capitoli era una strafiga, mentre qui sia nel volto che nella camminata ha un aspetto più sofferto, quasi struccata, il che è sicuramente più coerente con la storia. Buona anche la colonna sonora, in cui spicca The hanging tree.

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Provaci ancora, Francis / 26 Novembre 2014 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

Rispetto al precedente capitolo, questo Mockingjay fa decisamente qualche positivo passo avanti per il sottoscritto. Abbandonata la formula dei giochi (che sinceramente avrebbe un po’ annoiato proposta per la terza volta di fila), Francis Lawrence decide di virare su uno stile più riflessivo, concentrandosi molto di più sulla maturità del personaggio Katniss e sulla sua trasformazione in simbolo, quello della rivolta dei Distretti contro Capitol City.
Ho apprezzato l’idea di soffermarsi in questo film su una lotta più “mediatica” che fisica, combattuta non direttamente con le armi, ma attraverso i discorsi d’incoraggiamento davanti alla telecamera e le manipolazioni. E’ vero che la narrazione sembra procedere un po’ a rilento, ma c’è anche da considerare che il film si basa nello specifico sulla prima parte di un romanzo, e che lo spettatore si trova ad assistere in pratica ad una sorta di dilungato primo tempo. Primo tempo a cui fa seguito un enorme intervallo (pressapoco un anno) prima del gran finale.
Alcune piccole note sparse: Woody Harreldson, con poche scene a disposizione, fa sempre la sua bella figura. Scontata ma doverosa (e soprattutto apprezzabile) la dedica a Philip Seymour Hoffman. Lorde, autrice del brano principale, e relativa colonna sonora decisamente promossi.

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6,5 / 24 Novembre 2014 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Perché un voto così basso rispetto agli altri? Partiamo dal fatto che sono stata piuttosto indecisa dal decidere se il film mi è piaciuto più del libro o se si è rivelato allo stesso livello. E diciamo pure che il terzo libro di Hunger Games è di una mediocrità imbarazzante, alla fine ho deciso che erano di pari livello. I pro del film che mi mettevano in dubbio sulla sua superiorità: le scene degli attacchi erano rese bene , mi sono piaciute le scene di sterminio; hanno reso Katniss meno antipatica, il che è un bene visto che qui risultava decisamente simpatica come un pugno in bocca; hanno deciso poi di non fare tutte quelle scene di Katniss depressa/sono il centro del mondo /sedatela! che nel libro odiavo immensamente, ma forse questa è una posizione che sta più sul neutro perché in effetti è stato anche un pò un urto tutto questo cambiamento nel film. Contro che alla fine hanno pesato più dei pro: La presidente Coin è stata resa sommariamente buona. Non si può dai ca**o, la Coin è una STRONZA! A mio parere già hanno scelto un’attrice sbagliata perché ha la faccia troppo candida, io me la aspettavo con i tratti spigolosi, il cipiglio e i capelli corti e invece hanno preso un’attrice dallo sguardo troppo buono e i pure i capelli danno troppo l’idea del morbido, non ci stanno col personaggio (avevano pensato inizialmente di prendere Judie Foster e lei sì che ci sarebbe stata perfettamente nel ruolo). Hanno deciso di dare a Gale un ruolo del tutto secondario alla storia, ok che non sono una fan di nessuna delle due coppie, ma in questo film lui aveva un certo ruolo d’importanza per Katniss, perché nemmeno lei sa se e quale ragazzo le piace di più dei due, nel libro ce ne sono di parti in cui parlano, litigano ecc ecc… E invece niente, ruolo secondario e quindi ovviamente poi uno già capisce come potrebbe andare a finire. Un contro per la scelta “stilistica” del personaggio, quella parrucca nera alla Mortissia della Lawrence, usare la stessa che ha usato nel secondo film no? Perché cambiarle il colore dei capelli che le stanno pure male, perché? Boh
In sostanza partivano da materiale mediocre e sono rimasti a quel livello lì anche nel film, vediamo se con la seconda parte migliorano il lavoro.

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The mockingjay lives / 24 Novembre 2014 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

Ciò che più mi infastidisce ultimamente sono quelle persone (ahimè, tante, troppe..) che snobbano la saga cinematografica e usano la scusa del genere young-adult per evitarlo e per giustificare la propria ignoranza. Il film può non piacere, okay, ma lo si dovrebbe prima guardare senza pregiudizi, così come qualunque altro.

Fatta questa premessa, che mi serve per riallacciarmi a ciò che devo dire, vorrei esprimere la mia estrema contentezza verso questo adattamento del romanzo della Collins. Diciamo che Gary Ross e Francis Lawrence (soprattutto il secondo, però, perché la sua regia ha fatto fare il salto di qualità alla saga) mi hanno restituito quella fiducia che anni fa avevo perso verso gli adattamenti dei romanzi che più amo (unica eccezione: Peter Jackson, che non mi ha mai deluso quando ha trattato storie Tolkieniane). Harry Potter vi dice niente?
Quello che voglio dire è che chi critica i film perché ”hanno saltato delle parti del libro” vuole solo trovare il pelo nell’uovo e probabilmente per lamentarsi così non ha una minima idea di che cosa è un cattivo adattamento.
Qui gli sceneggiatori hanno superato se stessi. Non hanno preso le pagine della Collins per trasportarle sul grande schermo, ma le hanno masticate, metabolizzate e fatte loro. E il risultato si vede eccome.
La tensione è palpabile in ogni momento, nonostante gli avvenimenti ”pratici” non siano poi così numerosi, e il merito va alla straordinaria Jennifer Lawrence che funge da catalizzatore, attira l’attenzione non tanto su di sè, ma sulla vera Katniss, catapultandoci in un mondo distopico ma nemmeno tanto lontano dalla nostra realtà.
Non mancano i momenti emozionanti (The Hanging Tree) e drammatici (Peeta depistato, un bravissimo Josh Hutcherson) che tengono lo spettatore letteralmente col fiato sospeso per due ore, tant’è che nel momento in cui i titoli di coda cominciano a scorrere e ci si rende conto di dover aspettare ancora un anno per vedere la seconda parte si rimane quasi interdetti, perché non sembrano affatto trascorse due ore e si vorrebbe solo proseguire nella visione del film.

Di questo film ho apprezzato davvero molto la cura dei particolari. Il foulard che indossa Effie è decorato con l’immagine della piantina del Distretto 13, e i costumi di Peeta sono molto evocativi e ben studiati perché rispecchiano la sua condizione: inizialmente, durante la prima intervista con Caesar, porta un completo bianco con il colletto appuntito, che sembra trafiggergli la gola ad ogni minimo movimento. Successivamente lo vediamo comparire con una camicia grigio perla col colletto stretto attorno al collo, come una catena. Infine, quando ormai il ragazzo del pane è completamente depistato, il bavero della camicia risale lungo il collo e lo avvolge come se fosse un cappio.
La colonna sonora è perfetta, particolarmente degne di nota The Hanging Tree che ricorda i canti di lavoro, e Yellow Flicker Beat di Lorde.
Per chi scrive, insomma, questa è una saga veramente ben realizzata, che ha trovato il suo punto di forza in una regia sempre consapevole, rispettosa e responsabile.
I suoi interpreti hanno capito come valorizzare al meglio ogni singolo personaggio e si spera che il finale non deluda le aspettative (anche se avendo letto i romanzi, so già come finirà), cosa che al momento mi sembra altamente improbabile, visti i precedenti.

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22 Novembre 2014 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

Prima parte del Terzo capitolo della trilogia tratta dai romanzi di Suzanne Collins.
Utile, se non indispensabile, la visione dei primi due capitoli per potersi godere meglio la visione e raccappezzarsi su dove eravamo rimasti.
Capitolo interlocutorio, più lento rispetto ai primi due con la maggior parte dell’ambientazione in un bunker nel distretto 13.
Katniss e Peeta sono praticamente usati come strumento di propaganda per le due parti coinvolte. Katniss per i ribelli governati da Alma (Julianne Moore) affiancata da Plutarch (il compianto Philip Seymour Hoffman) e dai “vecchi amici” il grande Haymitch (Woody Harrelson), l’ex ragazzo Gale (Liam Hemsworth) e una Effie un pò più “sobria” negli abiti (Elizabeth Banks). Peeta invece viene usata dal presidente Snow.
Belle e drammatiche le scene nei distretti 12 e 8; sequenze più parlate e con meno azione (che probabilmente sarà predominante nel capitolo finale). Sempre bastardo il Presidente Snow (Donald Sutherland) al cui fianco in un paio di scene troviamo il “balordo” di Prison Break (Robert “T-Bag” Knepper).
Un anno di attesa per la conclusione.

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Iniziamo a leggere prima di commentare. / 21 Novembre 2014 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Sarò molto duro forse ( o polemico dipende dai punti di vista) in questa recensione ma non verso chi ha diretto e interpretato questo film bensì verso coloro che sono, nonostante tutto, ancora qui a lamentarsi di Hunger Games e del fattore: LIBRO=FILM. Il film che voi vogliate accettarlo o meno ( fatelo ormai dopo 3 pellicole per l’amor di dio fatelo) è legato a doppio nodo con il suo rispettivo libro. Come non ho mai visto nessuno lamentarsi di questo durante gli 8 e ripeto 8 film di harry potter ci si aspetta con tutta la buona volontà che accada anche per i successivi prodotti per ragazzi presi da saghe letterarie.
Detto questo il film mi ha sorpreso in positivo! Non mi aspettavo fosse cosi coinvolgente, dubitavo potesse essere al pari della ragazza di fuoco ma ci è andato molto vicino e ne sono piacevolmente ammirato! La storia si divide in due e se da una parte pensavo fosse troppo dispersivo per un libro come Mockingjay dall’altra, fnalmente, capisco il perchè. Si è voluto di proposito non lasciare niente al caso e esaminare sotto lente d’ingrandimento Katniss e la vita in questa famosa Panem. Un dieci a Jennifer Lawrence che nonostante la pessima parrucca ha brillato, un dieci allo sceneggiatore che ha saputo bilanciare benissimo la tragedia con elementi leggeri quali Effie e Haymitch o la stessa Katniss e il gatto che ricordo con piacere essere una delle parti più carine anche del libro. Aspettare un altro anno sarà dura..ma ne varà seriamente la pena. Complimenti anche alla Lionsgate e alla campagna pubblicitaria, mi aveva fatto passare la voglia e invece appena iniziato, mi ha fatto ricredere su tutto. Un bel film anzi un bel Blockbuster di quelli che non ti annoierebbero mai perchè seguono fedelmente una storia ricca di prospettive.

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Che cosa sarebbe questo film?! / 20 Novembre 2014 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

A questa terza pellicola va un mio gelido 5, ma solo per rispetto dei film precedenti. Poi passo a una domanda: cosa abbiamo visto in due ore di pellicola, dopo un anno di attesa??? Avevamo lasciato una Katniss appena risvegliata, in stato confusionale, pronta ad alzarsi e fare davvero la rivolta di cui il titolo parla da tempo…. e invece? Una pellicola troppo introspettiva, troppo parlata, troppe chiacchiere e pochi fatti… e dopo due ore ci ritroviamo li, con un paio di questioni in sospeso, ad aspettare un altro anno per sapere come va a finire…
Questa regia non mi è piaciuta, sì qualche scena bella c’è stata (l’esplosione della Diga, l’assalto nei boschi…) ma comunque c’è poca azione, suspence ZERO e una sceneggiatura penosa, come appunto si vociferava del libro.
A questo punto ho perso tutta la smània di aspettare novembre 2015. Mah.
5/10

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19 Febbraio 2014 in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I

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