The Homesman

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The Homesman

Nebraska, 1854. Mary Bee, donna stimata per la sua capacità di trarsi d'impaccio da sola, accetta l'incarico di scortare tre donne psichicamente labili fino all'Iowa, da dove provenivano prima di essere provate per sempre dalla dura vita di Frontiera. Durante il viaggio, Mary Bee soccorre un uomo, il vagabondo George Briggs. Lui, riconoscente, si offre di scortare la carovana fino a destinazione.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Homesman
Attori principali: Hilary Swank, Tommy Lee Jones, Grace Gummer, Miranda Otto, Sonja Richter, Tim Blake Nelson, James Spader, John Lithgow, Evan Jones, Barry Corbin, Hailee Steinfeld, Meryl Streep, William Fichtner, David Dencik, Jesse Plemons, Jo Harvey Allen, Caroline Lagerfelt, Karen Jones, Brian Kennedy, Rick Irwin, Richard Andrew Jones, Autumn Shields, Martin Palmer, Jerry Vahn Knight, Adrian Doerfler, Lela Rose Allen, Sachie Capitani, Austin Leonard Jones, Kaelynn Wright, Jesi Mandagaran, Mostra tutti

Regia: Tommy Lee Jones
Sceneggiatura/Autore: Tommy Lee Jones, Wesley Oliver, Kieran Fitzgerald
Colonna sonora: Marco Beltrami
Fotografia: Rodrigo Prieto
Costumi: Lahly Poore, Emily Egge
Produttore: Luc Besson, Tommy Lee Jones, Michael Fitzgerald, Peter Brant, Brian Kennedy, Deborah Dobson Bach, G. Hughes Abell, Richard Romero
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Western
Durata: 122 minuti

Dove vedere in streaming The Homesman

Road Movie Western / 30 Aprile 2020 in The Homesman

The Homesman è la storia di un viaggio. Un viaggio nel realismo del vecchio west, dal Nebraska all’Iowa. Un western al femminile dove l’ambientazione è solo un pretesto per descrive un’America spietata e un’epoca crudele per molti, alla ricerca dell’oro e di terre inesplorate. Scene terribili e glaciali aiutano a delineare i personaggi rendendoli forti ma pericolosamente fragili. Ecco come la pazzia e l’instabile equilibro mentale di una vita alla frontiera, diventano un ulteriore tema del lungometraggio. La sua lentezza è sinonimo di caratterizzazione; la noia, inesistente. Infatti, tutta la prima parte serve semplicemente a noi spettatori per conoscere micro sfaccettature dei protagonisti e il perché delle loro successive azioni. Un film che nelle sequenze iniziali strizza l’occhio a Leone e che rimane impresso per la precisione e maestria con cui è girato. IMPERDIBILE.

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NUOVI TERRITORI / 7 Settembre 2016 in The Homesman

Mi è piaciuto moltissimo. Un Western inconsueto e spietato, che tocca per la prima volta una tematica delicata come quella dell’equilibrio mentale nella vita di frontiera.
La trama è molto interessante e alla stesura ha collaborato Tommy Lee Jones, vero factotum visto che qui si è diviso tra regia, recitazione, produzione e appunto scrittura.
Per una volta abbiamo a che fare con un western al femminile e questo film ci dimostra come si possa fare un film di “genere”, senza giocare con pistole e cinturoni. Il genere western è solo il contenitore perchè in realtà abbiamo a che fare con un road-movie dramma.

Regia asciutta e crudele supportata da una fotografia da lustrarsi gli occhi (la qualità del blu ray è eccezionale).
Scenografie, costumi e messa in scena da applausi.

Ilary Swank è fenomenale nel regalarci una vera donna con le palle ma comunque minata alla base da insicurezze e crucci personali che la fanno apparire solida e fragile allo stesso tempo. Tanto di cappello a Tommy Lee Jones che, da bravo regista, punta i riflettori sulla collega nonostante il protagonista dovrebbe essere lui…almeno…il titolo suggerisce così. Le tre donne, parlano pochissimo ma sono molto più che semplici personaggi di complemento…sono il motore della vicenda.

La colonna sonora di Marco Beltrami calza a pennello ed insinua disagio e solitudine.

Purtroppo ho saputo che è stato un flop da paura…in quanto al fronte dei 16 milioni spesi ne hanno recuperati appena 3 al box office. Destino indegno per una pellicola che meritava maggior fortuna.

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Particolare ma bello / 22 Maggio 2016 in The Homesman

Tommy Lee Jones alla regia ed anche in veste d’attore in un western decisamente fuori dagli schemi. Una coraggiosa maestra accetta di accompagnare dal Nebraska all’Iowa tre donne malate di mente. Con lei viaggerà un uomo misterioso. Il viaggio si rivelerà ricco di problemi e situazioni difficili. Bella regia di Jones, che caratterizza benissimo un film, come detto sopra, davvero atipico, e assolutamente coinvolgente e ben realizzato. Come sempre Jones ottimo come attore, buona la prestazione della Swank; nel cast è presente anche Meryl Streep.

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4 Ottobre 2014 in The Homesman

Negli ultimi anni il western non sta esattamente riprendendo piede, ma sta mostrando segnali di un rinato interesse, dal momento che almeno una o due produzioni l’anno sono studiate appositamente per riscuotere successo anche tra i non aficionados e generalmente arrivano nelle sale italiane. Non so se questo è il caso di “The Homesman”, che non vedo propriamente come un’opera “di massa”. Rimane tuttavia un buon prodotto e un buon tentativo, firmato da Tommy Lee Jones (già partecipe di produzioni simil-westerneggianti quali “Non è un Paese per vecchi” e “Le tre sepolture”). “The Homesman” è un film senza infamia e con qualche lode, che personalmente non riesco a collocare tra le opere d’eccellenza, ma a cui sono contento di aver dedicato due ore della mia vita.
L’elemento cardine della storia ricorda abbastanza quella del film di serie B “La febbre della prateria”, che per ora è l’unica altra pellicola che conosca a trattare questo tema (che non rivelo per non rovinare niente, ma che credo sia già evidenziato nelle varie presentazioni che girano). Alcune vicende mi hanno rimandato ad elementi da “Acid western” e hanno a mio avviso lo scopo di evidenziare spietatezza e crudeltà umana, come non di rado capita nel western. Ci sono state alcune trovate che personalmente ho trovato carine e originali, proprie di questo film. La vita nel West viene descritta a mio avviso con intento realistico, senza enfasi eroica, né sparatorie assurde. E’ una scelta che può piacere o meno. Il finale mi ha lasciato un po’ interdetto, nel senso che l’ho trovato al contempo troppo “normale” e troppo “strano”. Chi lo vedrà forse capirà cosa intendo.
In definitiva, lo consiglio? Bè, se volete concedervi uno o due western da vedere tra i film usciti durante l’anno, questo potete metterlo tra quei due. Se volete vederlo in generale, come film in sé, forse ve lo suggerisco solo se siete amanti del genere.

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