Recensione su Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato

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Lo Hobbit – di Peter Jackson / 8 Gennaio 2013 in Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato

Finalmente è arrivato il nuovo film basato sulle avventure della Terra di Mezzo: Lo Hobbit racconta di come Bilbo Baggins entra in possesso dell’anello del potere, che tanta importanza avrà nel seguito, Il Signore degli Anelli.

Le vicende si svolgono 60 anni prima della storia che già conosciamo, ai tempi in cui Bilbo era ancora un giovane hobbit con l’unica preoccupazione di mangiare, dormire e risvegliarsi nella sua calda e confortevole casetta nel terreno della Contea. Il mago Gandalf e un gruppo di 12 nani guidati dal re Thorin Scudodiquercia lo trascinano in una “Avventura”, cosa inaudita per un hobbit della Contea, giustificata, forse, solo dal sangue Tuc che scorre nelle vene di Bilbo e che lo porta a compiere stranezze come partire di punto in bianco per seguire questa strana compagnia che lo chiama “lo scassinatore”. La missione è quella di riconquistare Erebor, ovvero la Montagna solitaria, dimora dei nani depredata anni prima dal terribile drago Smaug, che, come un antico Paperon de’ Paperoni, ama vivere in un castello tutto ricoperto d’oro.

Molto discussa (soprattutto in termini negativi) la decisione di Peter Jackson di girare una nuova trilogia, non giustificata questa volta dalla mole del racconto, molto più ridotto e semplicistico rispetto ai 3 libri del Signore degli Anelli: ebbene, non so come siano i successivi, ma guardando questo primo film non si avverte una nota stonata, un episodio che non si armonizzi bene con il contesto. E’ forse il primo caso in cui il film è più completo del libro, nel senso che racconta di più di quanto Tolkien abbia inserito nel libro originale, anche se i particolari aggiunti non sono inventati dagli sceneggiatori, ma presi da altri racconti dell’autore e inglobati nella storia.

La visione dello Hobbit è un’esperienza emozionante e appagante, che ci riporta come per magia nel mondo della Terra di Mezzo e ci mostra un altro pezzetto della mitologia tolkeniana, facendoci vivere quanto avevamo solo sognato leggendo il libro.

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