21 Dicembre 2014
Remake del film di Robert Wise del 1963, “Gli invasati”, l’intento di De Bont sarebbe quello di far paura con la classica storia di fantasmi(un gruppo di persone con problemi d’insonnia decidono di accettare l’invito di uno psicologo a trascorrere una settimana in un misterioso castello, popolato, a loro insaputa, di presenze demoniache) ma alla fine, più che spaventare, questo film procura allo spettatore l’effetto contrario, quello di farlo addormentare.
Tanti bei trucchi d’effetto, tanti begli effetti speciali, ma alla fine il contenuto è quasi nullo.
Anche l’interpretazione degli attori non è delle migliori, partendo da un volenteroso ma insipido Owen Wilson, passando per un imbambolato Liam Neeson e finendo con una Zeta-Jones bella quanto inutile(il suo personaggio è quello che, a mio parere, andava sfruttato meglio).
Esperimento mal riuscito. Ho trovato insipido anche il romanzo da cui è stato tratto, “Abbiamo sempre vissuto nel castello” di Shirley Jackson.
Visto al cinema e me ne pento ancora oggi.
Nota: tratto, come il film di Wise, da un pregevole e curioso romanzo di Shirley Jackson (L’incubo di Hill House), lo stravolge completamente, trasformando una strana perla gotica in un pasticciaccio inutile con inserti ridicoli in primitiva CG.
E’ vero, e’ “l’incubo di Hill House”…ho sbagliato titolo…:-)
Comunque, davvero hai trovato insipido Abbiamo sempre vissuto nel castello?
Tra i lavori della Jackson pubblicati in Italia, è il mio preferito: vagamente folle nelle situazioni a latere, intessuto di una prosa preziosa e, poi, la genesi di una casa infestata… Ouh, insomma, l’ho apprezzato molto 🙂