Lento / 20 Febbraio 2016 in The Hateful Eight
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Lento.
Lento.
Ho detto lento? No?
Lento.
Mi aspetto sempre che succeda qualcosa, mi sono fatta tanti film mentre vedevo questo film e se non avessi saputo che questo film è veramente un film di Tarantino avrei detto che è un film del nipote di Morricone. Mi sarei potuta dire, magari il nonno in uno slancio di nonnismo gliel’ha fatto scrivere e c’ha messo la sua soave musica per avvalorare il costo del biglietto al cinema.
Niente, invece è proprio Tarantino. Il tocco del maestro si vede… solo il tocco, il resto è del nipote di Morricone (m’ha preso così ora).
Recensione da Oscar (2)
Mi chiedo se abbiate veramente visto qualche un film di Tarantino prima di ‘The Hateful Eight’ per catalogarlo come: ”lento”, cosa che viene giudicata troppo spesso come un difetto, ma che a volte è un pregio.
Ma poi, esistono film di Tarantino veloci? Mi sa che lo confondono con Guy Ritchie.
Ok chieditelo Jack.
Però se vuoi la mia risposta… è la seguente: sì.
La lentezza in questo film, a mio avviso, ha giocato a sfavore perché le aspettative erano tante e allora perché riempire gli spazi “vuoti” con dialoghi senza un vero perché quanto Tarantino di perché ne ha tanti.
Forse dovrei scrivergli per chiederglielo, magari c’è un motivo recondito.
Saluti Jack
Tarantino non ha mai riempito spazi ”vuoti” con dialoghi, sono sempre utili per approfondire i personaggi oppure solo perché gli piace abbandonarsi a virtuosismi apparentemente inutili, ma che a me personalmente non annoiano ma anzi sono un valore aggiunto e caratterizzano l’autore.
In ogni suo film ci può essere e c’è un momento lento, a mio avviso in questo c’è solo la prima parte, poi tutto decolla.
Sul finale ti appoggio Jack, la prima parte è lenta, poi decolla, solo che la prima parte è bella lunga.
Ok grazie per lo scambio di opinioni 🙂