17 Recensioni su

Una notte da leoni 3

/ 20136.0412 voti

Già il due era al limite .. questo davvero out / 26 Agosto 2014 in Una notte da leoni 3

Da dimenticare … polpettone .. confezionato solo per sfruttare la liscia dei precedenti

17 Luglio 2014 in Una notte da leoni 3

Inevitabile il confronto con i due capitoli precedenti e questo episodio perde molto, forse dovuto proprio al cambiamento della storia. Nel prologo troviamo i due più “fuori di testa” con qualche problema; Chow evade dal carcere di Bangkok dove era rinchiuso, Alan sta viaggiando dopo aver comprato una giraffa (la storia non finisce molto bene).
Stavolta i “nostri amici” non sono coinvolti in un dopo sbornia ma inizialmente devono accompagnare Alan in un ospedale terapeutico dopo gli avvenimenti del prologo, ma un incontro con Marshall (un boss locale interpretato da John Goodman) gli farà vivere un’altra avventura insieme.
Meno divertente dei precedenti capitoli, il film vive degli eccessi (talvolta eccessivi, scusate il gioco di parole) di Chow e Alan.
La parte più divertente è sui titoli di coda ma soprattutto perchè ricalca il leit-motiv dei primi due film.

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2 Dicembre 2013 in Una notte da leoni 3

La comicità della saga cominciava a darmi sui nervi già nel corso del primo film, pensate perciò con quale entusiasmo attendessi questo terzo episodio, tra l’altro sequel di un secondo che era più un remake dell’originale che un film vero e proprio.
Ne esce una commediaccia dai toni action e dalla comicità annacquata, in cui l’unica cosa da salvare sono Black Sabbath e Nine Inch Nails nella soundtrack e che perde persino l’elemento fondamentale che fece la fortuna del film originale: l’alchimia tra gli attori. In questo episodio evidentemente catapultati di malavoglia in un’operazione a cui non credono più nemmeno loro.

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11 Novembre 2013 in Una notte da leoni 3

C’è comicità e comicità.
C’è gente che guarda Colorado e ride, c’è gente che guarda Made in Sud e ride da 3 anni per le stesse battute. E poi ci sono io che do 8 al terzo Hangover.
Ok, manca l'”Hangover”. Ma la storia diverte e non sa di già visto. Un paio di scene mi hanno fatto proprio ridere, cosa che non può dire chi, da 10 anni, va al cinema il 26 dicembre a vedere i film di De Sica o Boldi.
Spero che l’attore che interpreta Doug abbia guadagnato una miseria, in tre film si vede mezz’ora.
Buona e di gusto la colonna sonora.

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8 Ottobre 2013 in Una notte da leoni 3

Il consumismo più sfrenato rovina anche le idee più divertenti.
E’ stato così per i pirati dei caraibi (carino il primo, orrendi tutti gli altri) ed è così anche per The hangover…Il primo faceva sganasciare, il secondo ti lascia l’amaro in bocca perchè è un copia-e-incolla del primo e il terzo oltre a non far ridere ed essere una delusione profonda non serve ad un tubo! Se non a ingrassare i portafogli dei produttori.
Anche gli attori sono in difficoltà di fronte a questa specie di commedia on the road con stupidissimi risvolti action scritta in quattro e quattr’otto giusto per far cassa.
E quel maledetto cinese è la cosa più fottutamente inutile di tutta la saga.
Demenziale.
Brutto.
Per niente divertente.

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Hurt / 4 Luglio 2013 in Una notte da leoni 3

C’è la versione originale dei Nine Inch Nails. Un capolavoro. Mai canzone fu più sprecata per un film…

Finale epico?? / 2 Luglio 2013 in Una notte da leoni 3

Phil, Stou e Doug si rimettono in viaggio per accompagnare Alan in una struttura terapeutica, in seguito ad una serie di danni che ha provocato, dando ascolto ai suoi desideri infantilistici. Il viaggio però viene interrotto bruscamente e porta i quattro dove tutto è iniziato: Las Vegas.

Tantissima attesa e la promessa di un finale di trilogia epica hanno aumentato le aspettative, l’entusiasmo viene smorzato già nella prima mezz’ora, per continuare fino a fine film. Il compito di tenere in piedi la baracca è stato affidato, senza nessun dubbio, al one-man-show Alan (Zack Galafianakis) che delude e non diverte, mettendo in piedi dei siparietti insieme al suo alter ego Leslie Chow (Ken Jeong) a dir poco banali, scontati e tristi.

Il regista, a differenza dei primi due film, punta molto sull’azione, venendo meno a quella che è la vera essenza del film: l’ironia e la demenza dei protagonisti, che fanno sbellicare e nei quali ognuno un pò si identifica il giorno dopo una colossale sbornia.

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Hey Phil / 12 Giugno 2013 in Una notte da leoni 3

Ero pronto al peggio ed invece è andata bene. Mi è piaciuto anche il cambio trama, tanto l’importate è avere quei tre + Leslie Chow in azione, il resto importa poco secondo me. A volte mi sono trovato a pensare che certe battute o situazioni con altri attori o un altra squadra avrebbero dato realmente poco o nulla, invece loro riescono bene o male a farti ridere continuamente (ovviamente se si è in sintonia con quello che da sempre sono nei tre film), una fusione veramente vincente. Una commercialata che non mi ha mai deluso e se possibile ancor più demenziale del solito in questo terzo e conclusivo capitolo. Ho trovato la pellicola colma di ritmo con Alan e Chow a recitare la parte dei veri Leoni (alla rimanenza poche briciole) sino alla fine.
La reazione al finale ci dirà se la voglia di vederli in azione ci ha finalmente appagato/stufato oppure no.
Nel suo complesso una trilogia venuta fuori bene, l’ideale per qualche ora in compagnia di qualche pazzo amico.
Ricco di citazioni famose non cambierà di certo l’opinione di chi non ha apprezzato questo tipo di comicità, dall’altra parte però non capisco l’estrema delusione di quelli che aspettavano questo film sulla scia dell’entusiasmo di quelli precedenti.

Il primo rimane decisamente il migliore, gi altri due li metto allo stesso livello.

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10 Giugno 2013 in Una notte da leoni 3

Che delusione…..pensavo fosse un pochino all’altezza degli altri….e invece potevano risparmiarselo.
La parte più carina sono i titoli di coda.
Peccato!

NON VEDETELO!!! / 10 Giugno 2013 in Una notte da leoni 3

Erano anni che non andavo a vedere al cinema una commedia del genere e ora capisco il perché della mia scelta.
Continuo a sostenere che la maggio parte dei sequel che vengono girati sono inutili e questo terzo film ne è la conferma.
Tre cose mi hanno irritato:
1 => finalmente una battuta divertente come ci si aspetta da questo film ma solo alla fine durante i itioli di coda, veramente troppo poco
2 => aver scelto io questo film quando avevo la possibilità di poter scegliere altro
3 => l’irritazione di una signora che per ogni ASSURDA battuta rideva come non mai… ma come faceva a ridere… Misteri dell’umanità…
NON VEDETELO!!!
Ad maiora!

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Non c’è l’hangover…. / 8 Giugno 2013 in Una notte da leoni 3

Terzo capitolo della saga comico-demenziale che però perde la sua caratteristica principale, cioè l’hangover del titolo originale (cioè la “sbornia”). Per certi aspetti è un bene, nel senso che si evita un film-fotocopia, ma dall’altro lato si è di fronte ad un intreccio ben più debole e fragile rispetto ai primi due film.
Qui è Mr. Chow a farla da padrone, in coppia con Alan. Più in disparte Stu e Phil (mentre Doug anche qui compare poco).
Piacevole il ritorno al cinema di John Goodman!
La parte finale è sicuramente la più divertente: non alzatevi quando iniziano i titoli di coda…

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6 Giugno 2013 in Una notte da leoni 3

Il vero film che ci si aspetterebbe e’ solo nel finale.
E’ un altro film, la notte da leoni, l’ “Hangover” non c’e’ nemmeno.
Si lascia guardare e tutto, ma ormai la fanno da mattatori fin troppo Mr. Chow con le sue volgarita’ e idiozie e Alan con le sue…beh, lui e’ Alan.
Probabilmente se lo considerassi come film a se’ stante non raggiungerebbe il 6 per me, ma essendo il capitolo conclusivo di una saga che per me era iniziata con un botto inatteso, volendo considerare il tutto come “tre tempi di un unico lungo film”, allora il 6 diciamo che ci sta.
Stiracchiato, ma ci sta.

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Al terzo capitolo diventa il film di Ken Jeong / 6 Giugno 2013 in Una notte da leoni 3

Cè poco da dire, è il terzo capitolo di una saga comica di successo, può piacere come non piacere, lo si può considerare inutile come indispensabile, sta di fatto che pur essendo palesemente sgangherato, sopra le righe (come deve essere) e buttato via il suo compito lo svolge in pieno, intrattiene strappando molte risate, quasi tutte grazie al vero protagonista di questo terzo capitolo, Ken Jeong “Mr Leslie Chow”. E’ lui che tiene in mano il film, quando non è in scena si parla d lui, lo si cerca e quando irrompe nell’inquadratura non ce n’è più per nessuno, un vulcano di volgarità e verve comica grossolona, ma funzionale al film. Gli altri riprendono i loro ruoli come nei precedenti capitoli, Bradley Cooper e Ed Helms funzionano come sempre, il bello e l’isterico, mentre Zach Galifianakis “Alan” gigioneggia, spingendo sul pedale della deficienza epica, per molti è uno spasso, personalmente in questo capitolo non mi è piaciuto troppo. Insomma un film che scorre, una commedia fracassona al suo atto finale?! Chissà….la scena durante i titoli di coda, oltre che ad essere altamente nonsense, folle e strappa risate, lascia qualche porticina aperta…personalmente mi fermerei al numero perfetto, 3!!! Ad ogni modo Mr Chow, criminale pazzoide cocainomane e fumettistico vale il prezzo del biglietto. Se non state al gioco, state a casa.

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Si è rischiato, ma regge bene! 7 / 5 Giugno 2013 in Una notte da leoni 3

La storia sembra ben costruita per chiudere perfettamente una “trilogia” (o riaprirne un altra?!), tra battute esilaranti, anche se poche, e personaggi divertenti e stra-conosciuti!
tutto il film punta quasi soltanto sulla comicità di “Alan” e sulle sue gag (il canto dell’angelo al cimitero, la scena del lecca-lecca e la calata dalla fune!!!) e sullo scontro con Leslie Chow (Ciao!!! ahahah) ma regge comunque una piacevole visione. Non sarà all’altezza dei primi 2 film ma un 7 se lo merita!

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Non ci siamo! / 3 Giugno 2013 in Una notte da leoni 3

Purtroppo è un 4, mi aspettavo che non fosse all’altezza dei primi due (soprattutto del primo) ma mi ha completamente delusa, le poche battute che ci sono non fanno ridere e la storia non mi è piaciuta, conclusione abbastanza scontata. Assolutamente non consigliato !!

Il pericolo del terzo sequel… / 2 Giugno 2013 in Una notte da leoni 3

Scontato e, purtroppo, poco divertente. La storia non è niente di che, le risate poche. Peccato, d’altronde però, i primi due erano davvero riusciti bene, era una bella sfida, che hanno perso.

2 Giugno 2013 in Una notte da leoni 3

Terzo episodio della saga dopo i capitoli del 2009 e del 2011, che hanno incassato complessivamente nel mondo più di 500 milioni di dollari. Immutati cast tecnico e attori, viene leggermente modificata la formula, con una pellicola che non segue più lo schema “addio al celibato-sbornia-riparare i danni cercando di capire cosa è successo” ma si evolve diventando improntata più all’azione. Purtroppo.

Regia ancora di Todd Phillips, eletto “l’uomo più divertente di Hollywood” da Empire (andiamo bene…), che cura anche la sceneggiatura insieme a Craig Mazin, scrittore di opere che rimarranno nella storia della settima arte a imperitura memoria come Superhero, Scary Movie 3 e 4. Proprio la sceneggiatura costituisce uno dei (tanti) punti deboli del film, risultando piena di buchi narrativi, incoerente e con troppe grosse forzature, che anche in un contesto di farsa come questo pesano parecchio. Pensandoci bene, in confronto a questo obbrobrio combinare una dozzina di casini in poche ore di notte diventa quasi realistico.

Bradley Cooper (recentemente in Come un tuono) riprende, probabilmente più per gratitudine che per altro, il brand che lo ha lanciato e che lo ha portato alla Nomination all’Oscar per Il lato positivo. Il suo ruolo di belloccio del gruppo qui è ancora più inutile e macchietta rispetto ai film precedenti, e considerando che carriera ha fatto oltre a Hangover viene malinconia a guardarlo. Ed Helms e Zach Galifianakis (lontanissimi i tempi del telefilm Tru Calling), tornano ai personaggi che meglio sanno interpretare, cioè il perfettino e l’idiota, fossilizzandosi anche loro nella “Sindrome di Robert Downey Jr.”, malattia contagiosa e quasi letale che costringe gli attori che ne sono affetti a ripetersi all’infinito sempre negli stessi ruoli. Le due new entries sono John Goodman e Melissa McCarthy, una sorta di sboccata Galifianakis in gonnella, entrambi utili come una salumeria di fronte a una moschea.

Se a tutto ciò si aggiunge che le gag sono sempre le stesse delle prime due pellicole, che Alan qui è molto più irritante e spaccapalle che simpatico e che i primi dieci minuti di film sono divertenti solo per persone con turbe psichiche, abbiamo una pellicola che non solo è un brutto film, ma è anche una brutta commedia.

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