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Il grande Gatsby

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24 Marzo 2015 in Il grande Gatsby

Mia Farrow ricorda la Flavia Vento dei momenti migliori (o peggiori, fa lo stesso).
Avrei voluto guardarlo fino in fondo solo per veder almeno morire due personaggi, ma non ce l’ho fatta.

5 Febbraio 2014 in Il grande Gatsby

Mia Farrow è perfetta, con quell’aria sciupata dalla vita, una bellezza velata dalla malinconia. “Tu non sei mai stato sentimentale, J” con l’ingenuità negli occhi azzurri che non comprende perché le giovani ricche non sposino i giovani poveri.
Lui vive in un passato che non hai mai dimenticato, plasmato fino a farlo diventare futuro.

4 Settembre 2013 in Il grande Gatsby

non mi è mai capitato di dirlo, ma…è più bello il film del libro! Ha reso perfettamente le immagini che uno si aspetta leggendo la la trama del libro, anche se manca la gran parte della storia del narratore.

Due @@ così. / 6 Agosto 2013 in Il grande Gatsby

Jack Clayton firma la terza trasposizione cinematografica dell’epocale opera di Francis Scott Fitzgerald, adattata per l’occasione da Francis Ford Coppola.
“Allora dev’essere un bel film” direte voi (l’ho pensato anche io). E invece no!

Il grande Gatsby (almeno questa versione, le altre ancora non le ho viste e mi è anche passata la voglia) è un’opera lenta, patetica e soporifera, una storia d’amore da “due palle così”, (triste come tante e scialba come poche) ambientata tra l’elite di un gruppo di ricchi che non sa come trascorrere le proprie giornate, essendo intrappolati in matrimoni di convenienza, insoddisfacenti e soffocanti, e nella loro intoccabile classe sociale fancazzista.

E quindi cosa pensano bene di fare!? Di incasinarsi la vita con tradimenti e amori impossibili, tanto i soldi ce l’hanno, chi gli prepara il pranzo.. pure. Non hanno grandi preoccupazioni a cui star dietro.

Di irritante c’è ancor più una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti, con personaggi languidi ed insulsi che si riempiono la bocca di parole insipide e prive di spessore, sempre a piagnucolare per cose inutili. Daisy in primis meriterebbe la pena capitale per quant’è fastidioso il ruolo che interpreta, sebbene Mia Farrow sia incantevole e un’ottima Mrs Buchanan, donna frivola, ricca e viziata, incomprensibilmente amata da tutti.

L’intero il costrutto è teatrale e finto e si percepisce perfettamente l’aura antiquata che questo film emana di minuto in minuto. C’è troppo di tutto. L’opulenza e la pesantezza sono di casa. Troppi balli. Troppi sguardi. Troppe inquadrature (tranquillamente evitabili). Troppi personaggi stupidi. Troppa inutilità ostentata a scapito di elementi forse più interessanti, come poteva essere il personaggio di Gatsby stesso, confinato in un limbo di “eterno amante”.

E non è bastato lo sguardo glaciale e penetrante di Robert Redford a migliorare la situazione.

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Vedere il primo Gatsby dopo il remake… / 2 Agosto 2013 in Il grande Gatsby

Ti fa apprezzare di più il secondo film. Quello più recente.

Tutto il resto è noia. / 19 Febbraio 2013 in Il grande Gatsby

Lento, noioso, senza costrutto.
Pensando alla filmografia di Sofia, credo che l’apologia della noia sia una tematica particolarmente cara alla famiglia Coppola: anche Francis Ford, qui sceneggiatore, articola il racconto esaltando l’apatia di fondo dei protagonisti, frivoli e languidi, con l’eccezione di Gatsby che, dal nulla, si è dato da fare e ha creato un impero. Nel nome di una donna, tra l’altro, che -a parer mio- ben poca adorazione merita, poiché -tra le varie cose- basa ogni sua considerazione sull’apparenza.
L’amore incondizionato di Gatsby per questa signora è perfino fastidioso: nella scena (quasi) conclusiva della piscina, il suo invocare “Daisy? Daisy?”, neppure fosse un quindicenne, è particolarmente irritante.
Luci e fotografia alla “Uccelli di rovo”, con scintillii di argenti, porcellane… denti! Costumi (femminili, in particolare) un po’ anonimi, sceneggiatura sbrindellata, attori un po’ indecisi e -ma va?- un po’ annoiati, Redford compreso, nonostante sfoderi sorrisi e occhiate penetranti da par suo.

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26 Febbraio 2012 in Il grande Gatsby

nonostante sia stato un grande insuccesso a me questa triste storia piace molto.
Jay Gatsby, di famiglia povera, riesce a fare un sacco di soldi per amore della ricca e viziata Daisy che però non rinuncerà mai al suo status di aristocratica ed unirsi con un arricchito che resterà sempre e comunque di famiglia povera.

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