Recensione su Furore

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Furore
Regia:

L’epopea degli oakies / 12 Settembre 2012 in Furore

Proseguo con gran diletto la mia personale esplorazione del grande cinema anni ’40, e mi imbatto in questo magnifico Furore di John Ford. Quattro anni or sono lessi il grande romanzo di Steinbeck dal quale è tratto (pur con i grossi limiti dell’edizione italiana…), quindi il soggetto lo conoscevo bene; un dramma picaresco, il difficile viaggio degli oakies (nomignolo spregiativo affibbiato ai contadini dell’Oklahoma immigrati in California) defraudati dal progresso tecnologico, un tuffo nell’inferno dei migranti (che oggi sono anche di più, sebbene conoscano diverse latitudini).
La cinepresa fordiana è invece per me una felice novità (qualche suo western l’avrò pure visto, in tenera età, ma chi se lo ricorda più?); le continue dissolvenze danno dinamicità (le esigenze di sintesi dal romanzo sposano in questo caso una felice trasposizione), vi sono sequenze indimenticabili (il primo dialogo tra Tom Joad e Casey, la loro passeggiata verso casa, il magistrale monologo di John Qualen/Muley) ed Henry Fonda è perfetto.

2 commenti

  1. Stefania / 12 Settembre 2012

    Ho letto il romanzo una decina di anni fa (che bello!) e vidi il film eoni orsono (non lo ricordo, però!): mi hai fatto venire voglia di rivedere la pellicola di Ford 😉

  2. paolodelventosoest / 12 Settembre 2012

    Una visione ogni tanto la merita!
    Tra l’altro mi è rimasta davvero impressa la piccola parte di John Qualen (Muley), ed ora sono a caccia di tutti i film dove recita 🙂

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