Recensione su Grand Budapest Hotel

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Il voto sarebbe un 7.5 / 4 Febbraio 2015 in Grand Budapest Hotel

Solita commedia di Wes Anderson, un pò surreale con un grande cast e personaggi un pò particolari.
L’ambientazione è in un paese immaginario, Zubrowska (secondo il regista si troverebbe in Germania, se esistesse; a me sembra più la Boemia) dove troviamo il protagonista della storia: il Grand Budapest Hotel.
Il film si apre ai tempi nostri ma come una matrioska apre una serie di storie; l’autore di un libro sul Grand Budapest Hotel ricorda i tempi in cui lo scrisse, nel 1968. A sua volta facciamo un altro salto indietro nel tempo quando lo scrittore intervistando Zero Mustafa, il proprietario del Grand Budapest Hotel, viene trascinato nei ricordi di Zero.
Il film è molto carino, ci si immerge nella storia e nelle atmosfere del tempo con il rapporto tra Gustave e Zero, la famiglia che punta all’eredità e sullo sfondo la guerra.
Cast ricco, non cito tutti perchè rischio di dimenticare qualcuno però dico solo che c’è Harvey Keitel, irriconoscibile. Tanto è che quando alla fine ho scoperto che era presente nel cast e sapendo che personaggio interpretava, ho faticato a riconoscerlo. Lascio a voi la sorpresa.

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