23 Gennaio 2015
Raimi abbandona per un attimo la sua vena horror per dedicarsi al thriller con venature soprannaturali.
La sceneggiatura è intrigante e ben congeniata, anche se non tanto convincente nella prima parte(decisamente un po’ lenta), ma alla fine sono rimasta davvero molto colpita da tutto l’insieme, dalla fotografia, dalle atmosfere oniriche e surreali e soprattutto dall’elemento giallo, davvero ben studiato e congeniato, tanto da ricordarmi i gialli dei bei vecchi tempi.
Un film che alla fine non porta nulla di innovativo, ma che nel suo piccolo sa come conquistare…certo non è il miglior Sam Raimi, ma non è nemmeno quella schifezza descritta da molti…
Recensione da Oscar (1)
Son d’accordo, non è affatto una schifezza, ma un thriller dignitoso che tra alti e bassi riesce come dici tu a conquistare.
Riserverei una menzione anche al valido cast di supporto e all’ottima prova della Blanchett: ha interpretato il personaggio con bravura ed intensità notevoli, con sguardi e primi piani che bucano letteralmente lo schermo accidenti.
La rappresentazione della provincia americana rasenta spesso lo stereotipo pur arrestandosi, in generale, entro soglie decisamente tollerabili.