Asciutto e gradevole, come una patatina ben fritta / 10 Febbraio 2018 in The Founder
Mi incuriosisce sempre conoscere le origini di un fenomeno e, per quel che mi riguarda, anche se non so quanto sia fedele a quanto accaduto realmente, questo The Founder si è prestato bene all’uopo.
John Lee Hancock ha già diretto diversi film di questo genere: fra di essi, ho visto solo Saving Mr. Banks, che, però, non mi piacque particolarmente.
Invece, questo racconto di rampantismo e, se vogliamo, di ossessione mi è garbato assai.
La storia è narrata in maniera asciutta, veloce (i 115 minuti del film filano via che è un piacere), la ricostruzione d’ambiente è molto gradevole e i personaggi sono ben caratterizzati e ben interpretati. Fra gli attori, spicca il protagonista, Michael Keaton (che mi è sembrato 10 volte più rugoso che in Birdman, l’ultimo film in cui l’avevo visto recitare), sempre bravo a incarnare personaggi affatto cristallini.
Mi accodo a ogni parola.
Forse forse , l’unico appunto che mi permetto di fare è una fotografia a dir poco patinata, pulita e perfettina…
Ma chissà, forse i 50s erano davvero cosi!(?)
@inflames: è molto probabile che il regista e il direttore della fotografia abbiano voluto proprio ricreare l’estetica (idealizzata) di quegli anni, “perfettina” appunto, anche attraverso una fotografia nitidissima. Ti dirò: mi sembra uno stratagemma tecnico utile, anche a fini narrativi 🙂