3 Recensioni su

Fog

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.. / 26 Gennaio 2017 in Fog

Carpenter è un genio. Crea un film bellissimo e pieno di suspence praticamente con luci e macchine del fumo. Non il suo film migliore, ma sicuramente un buonissimo horror movie divenuto ormai un classico

Con l’autostop va sempre così / 4 Settembre 2016 in Fog

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Carpenter è venuto a suonare le sue colonne sonore a Torino, e lui era un ganzo con la coda argentata che mentre suonava continuava a fare il pugno o il segno con le dita del “ti sto tenendo d’occhio” al pubblico, e dopo aver scoperto che sono entrato senza saperlo con un biglietto non valido era ancor meglio. Comunque, nell’occasione è partito un retrospettivone, di cui ahimé solo questo ho visto, un po’ perché obiettivamente li dovrei aver visti quasi tutti, un po’ perché sono una persona che si atteggia al non avere tempo per cercare di sfuggire al di vivere male.
A San Antonio Bay (provincia di MI, no, questa è una vecchia battuta, in realtà è California) si festeggia il centenario della fondazione del paese. Ci sono la proprietaria e speaker della radio del posto (che l’avevo già vista, e infatti è la stessa di Grease e di 1997, nonché una che si bombava o forse sposava Carpenter, gourmand), che ha la voce da zozza ed è una madre single e trasmette dal faro, un tizio (pure lui in 1997, di cui ho il poster in camera) che tira su un’autostoppista e se la porta a casa a fare fikifiki, un prete ubriaco, l’organizzatrice della festa e la sua assistente (Jamie Lee Curtis). Nelle notti precedenti l’approssimarsi della lieta ricorrenza, tra mezzanotte e l’una, strani eventi accado. Una glowing nebbia arriva dal mare. In essa, dei vendicativi (e permalosi) spiriti, a bordo di una nave fantasma e armati di ganci con cui, non so bene perché, bussano bene alle porte. Sono spiriti assai beneducati, sono lì per uccidere 5 persone ma bussano sempre. I personaggi, ognuno per conto suo ricostruendo un pezzo della storia, scoprono che i fondatori della città avevano fatto naufragare per poi prendere il loro oro 6 lebbrosi su una nave, 100 anni fa. E io pago! Molto poca è l’insistenza sul gore, perché lo è più sull’atmosfera e sulla nebbia che avanza, sul pericolo che c’è e si presuppone fuori dall’inquadratura. Concludendo, è giustamente il prete peccatore che espia e per ultimo muore, ponendo fine alla maledizione. Sia lodato Carpenter.

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12 Luglio 2014 in Fog

Ho letto molte critiche negative nei confronti di questo film, critiche che non condivido affatto…certo, non è il miglior film di Carpenter, ma io l’ho trovato più che gradevole, una favola dell’orrore spettrale e tetra, un’originale e brillante storia sui fantasmi divenuta poi con gli anni un vero e proprio cult.
La nebbia che appare fin da primo fotogramma dà allo spettatore un forte senso di inquietudine, una nebbia arcana, malvagia, che porta con sé degli spettri assetati di vendetta contro quella comunità che li ha ignominiosamente cacciati.
Certo, a vederlo oggi fa un po’ sorridere, ma la regia di Carpenter è davvero di grandissimo effetto, così come lo è la colonna sonora dello stesso regista che si sposa alla perfezione con l’atmosfera claustrofobica del film.
Un classico del genere horror davvero ben fatto, sia dal punto di vista tecnico che registico, un film che non ha nulla a che vedere con gli altri capolavori del regista, ma da lui diretto con classe innata e idee originali nonostante lo scarsissimo budget a disposizione.
Se un film come questo viene considerato un B-movie, beh, allora è proprio finita…

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