14 Recensioni su

The Fighter

/ 20107.3354 voti

no titolo / 3 Agosto 2020 in The Fighter

“Sicuro che la tua famiglia faccia il meglio per te?”

David O. Russell e la materia che padroneggia meglio, le famiglie disfunzionali, e in questo caso da il meglio di sé nel descrivere tutto il peso della famiglia. Il rapporto conflittuale tra due fratelli, uno ex campioncino di boxe che si è bruciato e ora è un tossico che abusa di crack, l’altro alla sua ultima occasione per sfondare nello stesso sport che per raggiungere l’obiettivo deve allontanarsi dall’oppressiva madre/manager e dall’inaffidabile fratello/allenatore.
Quindi l’emancipazione dell’uno e la risalita dell’altro.
Potente e commovente. Il suo film migliore.

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Gran film / 7 Marzo 2016 in The Fighter

Boxe (o lo sport in generale) e redenzione vanno spesso di pari passo, e The Fighter non cambia questo canone. Il modo però nel quale racconta la storia, è, secondo me, molto interessante e particolare. La storia si ispira a quella del boxer Micky Ward (interpretato da Wahlberg). Ward vive in una famiglia che esercita un controllo esasperato sulla sua vita e sulla sua carriera, una sorta di gruppo inviolabile. Le cose però cambieranno dopo l’ennesima sconfitta, l’incontro con la donna della sua vita e con un manager ed un allenatore che lo alleneranno nel migliore dei modi (e anche grazie al padre, unico sano di mente nella numerosissima famiglia). Di pari passo, viviamo la storia del fratello, Dicky (interpretato da Bale), anche lui un pugile, che nel passato aveva colto dei successi, ma che oggi è alle prese con il crack. Anche lui, dopo un evento che gli cambierà la vita, deciderà di redimersi. Il resto non lo racconto (anche se fondamentalmente la storia è anche un po’ prevedibile), è un film da godersi in pieno. A me ha coinvolto moltissimo, e sono piaciute molto le prove di Wahlberg (attore secondo me considerato non nel modo giusto) e di Bale (semplicemente fantastico, come in praticamene ogni suo film). Ho trovato anche molto belle le riprese degli incontri. Assolutamente da guardare.

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22 Novembre 2014 in The Fighter

Il miglior Bale che abbia visto finora.

La gloria della vetta per il riscatto (famigliare) / 25 Agosto 2014 in The Fighter

Con la scusante del biopic e del racconto sportivo, Russel si cimenta in una storia basata sensibilmente sul rapporto famigliare. E’ infatti il tema della famiglia quello più rimarcato dal regista statunitense, strettamente correlato a quello del riscatto e della rinascita (in ambito sportivo sì, ma anche sociale e soprattutto famigliare appunto).
Nonostante lo svolgimento sia piuttosto ordinario e senza particolari colpi di scena, The Fighter è una pellicola che brilla per una sceneggiatura che comunque non annoia, oltre ad una galleria di personaggi che Russel si rivela molto abile a gestire, forse il pregio più grande nelle sue opere. Melissa Leo, Amy Adams, ma spicca tanto la compassione che suscita il personaggio di Bale (alternata ad un tono comico a cui Russel spesso non rinuncia nei suoi film, qui tutta catalizzata sull’attore britannico), così come spicca la sua ennesima trasformazione a livello fisico. Dopotutto, se Bale è considerato uno dei volti più famosi di questa nuova generazione di attori “mutaforma” un motivo ci sarà.
E spicca anche un Wahlberg (che solitamente mi dice poco, ad essere onesti) qui ben calato nella parte del Rocky di turno con folta famiglia al seguito.

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Non è il solito / 12 Maggio 2014 in The Fighter

film sul pugilato anche se finisce sempre nello stesso modo: con la vittoria del protagonista che si rialza da un brutto periodo fino ad arrivare al titolo mondiale. Questo almeno è tratto da una storia vera che ha comunque dell’originale anche dal punto di vista della storia in quanto tale.

La saga di Rocky, una sega al confronto… a parte il primo capitolo. / 31 Gennaio 2013 in The Fighter

The Fighter.
America, Massachusetts, Lowell.
Due fratelli si dedicano sin da bambini al pugilato, il tempo passa e uno dei due da pugile semi-professionista diventa vittima del crack, stiamo parlando di Dickye (C.Bale che cambia nuovamente il suo fisico, mi chiedo quanto gli faccia bene). Essendo una specie di leggenda a Lowell ed avendo un precedente da campione, viene contattato dall’HBO (avete presente quella de “I Sopranos, ROME, bla bla bla”? Ecco, la HBO), la quale vuole fare un documentario in suo onore.
Il fatto è che andando avanti con il film, si scopre come il documentario in questione sia un documentario sul crack.
L’altro fratello, nonché protagonista è Micky (M.Wahlberg), molto più prestante di Dickye, che vuole raggiungere quello che il fratello non ha mai avuto: “Il titolo mondiale”.
Fra incontri andati male, un fratello che è letteralmente un coglione, le sorelle che sono un incrocio fra il telespettatore di Uomini & Donne e quello di Un posto al Sole, una madre parecchio invadente e possessiva
Micky non sembra riuscire nel suo intento. Anzi perde sul ring e mette chilogrammi in pancia. Non riesce a staccarsi né dal cordone ombelicale che lo lega alla madre-manager né da quel coglione del suo allenatore.. che è il fratello tossico.
L’arrivo di una donna nella vita di Micky (Amy Adams) porterà una bella boccata d’aria mentre il fratello attende l’ora d’aria in galera. Madonna, sto scrivendo da Dio.
Tornando al film. Dickye da tossicomane, grazie all’astinenza coatta in gattabuia, ritrova la retta via. Esce di galera, senza il bigliettino del Monopoli, fa capire al fratello che è cambiato ed uniscono le forze. Homo faber fortunae suae ma il cammino è lungo e doloroso.
Riusciranno i nostri eroi a raggiungere l’ambito traguardo e a riscattarsi da questo mondo infame ? Lo scoprirete solo vedendo il film o andando a chiederlo a yahoo answer.

Note del Don
Micky Ward è un pugile dei pesi welter leggeri che esiste realmente, il film si basa sulla sua storia. Una storia vera, vera come un calcio rotante di Chuck Norris.

Diffondete la pagina, diffondete il verbo.
DonMax.

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29 Dicembre 2012 in The Fighter

Dickie e Micky Ward sono due fratelli entrambi pugili, provenienti la Lowell, una sonnolenta cittadina del Massachusetts, che gode della popolarità del primo dei due fratelli in quanto famoso per aver messo al tappeto Sugar Ray Leonard (se per effettiva bravura o per pura coincidenza non si è dato da sapere), ma ormai alla fine della sua carriera e crack dipendente; Dickie ripone tutte le sue speranze e le sue angosce sul fratello minore Micky, il quale però si sente soffocato e sotto pressione dalla sua famiglia, specialmente dalla madre che gli fa da manager. Quando Micky decide di staccarsi dalla famiglia e affidare la sua carriera ad un altro manager, i precari equilibri della famiglia Ward iniziano a sgretolarsi.

The Fighter è un film su un pugile, ma non sul pugilato, che combatte nella vita e contro la sua famiglia e chi per lui vuole prendere le decisioni, soffocando la sua personalità, la sua voglia di lottare e ribaltare la propria esistenza, cercando disperatamente una via di fuga. A David O. Russell tocca l’ingrato compito di girare un film sulla boxe dopo Cinderella Man e The Wrester, riuscendo a creare un film intenso, ruvido e reale. Christian Bale non smette di stupire con la sua bravura e le sue continue trasformazioni fisiche (L’uomo senza sonno per esempio), forse un pò troppo scontato il finale, ma essendo tratto da una storia vera, non metto in dubbio che le cose possano essere andate realmente così.

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20 Dicembre 2012 in The Fighter

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

E’ un classicissimo film sulla boxe –> si tocca il fondo, e poi si risale. Ed è pure assai ben fatto.
Dickie e Micky (rispettivamente Christian Bale e Mark Wahlberg) sono due fratelli pugili di Lowell, cittadina brutta del Massachusetts. Il primo è il più estroverso, è famoso in tutto il vicinato perché una volta ha fatto cadere al tappeto Sugar Ray Leonard (per cui è “Lowell’s pride”), è spaccone e sfascia la sua vita pippandosi crack (e trombando una vietnamita, il che non è male). Il secondo è timido e introverso, ammira il fratello e si fa allenare da lui. Entrambi sono gestiti da una mamma stupida/manager e dal codazzo delle chiassosissime sorelle. Insomma che mamma e fratello sono un peso per Micky, gli combinano degli incontri suicidi, lo portano sempre nei guai. Quando Micky incontra una ragazza e un allenatore vero, nel frattempo Dickie è in prigione, inizia un percorso di distaccamento dalla morbosa relazione con la famiglia che lo porterà ai primi, inattesi successi. Sull’onda dei quali anche Dickie rimetterà, dopo mille vicissitudini, la testa a posto, aiutando il fratello a preparare l’incontro finale, quello in cui è sfavoritissimo per il titolo dei pesi welter. Che vincerà, yooooooo, per poco non mi alzavo festeggiando e non mi strozzavo col filo delle cuffie.
Insomma, il film è solido come una roccia, ed ha dalla sua in più l’approfondimento dei legami familiari e la difficoltà per il chiuso carattere del protagonista a staccarsi dalle figure, così ingombranti ed esuberanti, di mamma e fratello, nonché il paesaggio della cittadina di provincia, con i suoi quartieri poveri dove si conoscono tutti, a fare da sfondo.

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recensione The Fighter / 3 Giugno 2012 in The Fighter

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Devo dire che ultimamente sono abbastanza fortunato con i film! Vi dico subito che The Fighter mi è piaciuto molto e giusto per farvi venire un pò di curiosità…

The Fighter NON è un film sul pugilato!

sorpresi? continuate a leggere…

Un pò di trama:
Dickie e Micky Ward sono due fratelli, entrami sono pugili e vivono nella provincia del Massachusetts.
Dickie (C. Bale) che è il maggiore dei due ha avuto il suo momento di fama ed è considerato un sorta di eroe cittadino. Lui è l’allenatore del fratello Micky (M. Wahlberg), una promessa del pugilato che però stenta a decollare. Dickie purtroppo conduce una vita sregolata e l’eccessivo fanatismo della matta-Madre-manager, Alice (M.Leo), fanno prendere delle scelte sbagliate a Mickie. Poco prima di un incontro Mickie conosce Charlene (A.Adams), una barista. E’ proprio l’incontro con lei che farà riflettere Mickie sul suo futuro diviso tra l’amore e la famiglia.

Ok, avete letto la trama? Bravi! quanto “pugilato” c’è nella trama di questo film? Poca, e non è un male direi. Almeno per me, non sono un amante dei film sportivi. In ogni caso non deluderà i fan più appassionati di questo sport.

The Fighter si concentra sul Pugile e non sulla disciplina sportiva e lo fa volutamente. Mickie sembra mancare di personalità ma combatte una battaglia contro tutti ad iniziare da se stesso e dai bivi che la vita spesso propone.
La trama scorre via che è un piacere! I fatti sono raccontati in modo eccelso e non risulta per niente pesante a parte i primi momenti del film che sono un pò lenti. Ottimo lavoro di David O.Russell che ci propone una regia pulita intervallata dai momenti in stile tv sportiva quando ci sono gli incontri pugilistici.

Per quanto riguarda gli attori devo dire che tutti danno una prova eccellente. Io personalmente adoro Bale e sono contento per l’Oscar che ha avuto per il ruolo in questo film. Da, ancora una volta, un interpretazione notevole al suo personaggio. Brava Melissa Leo che interpreta la madre che odierete dal primo momento (anche lei premiata con l’Oscar). Che dire di Mark Wahlberg? Oltre al fatto che è il produttore del film è la colonna portante dell’intera trama riesce perfettamente nell’interpretazione come Amy Adams che interpreta Charlene.
Una mia personale nota: non mi è piaciuto il doppiaggio italiano di alcuni personaggi.

The Fighter (consigliato anche alle signore) è una bella storia, considerato che è tratto da fatti realmente accaduti. Piccola curiosità: il film doveva essere girato dal regista de “Il cigno nero” 🙂

Voto 8

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Un pomodoro che fa a cazzotti / 26 Marzo 2011 in The Fighter

The Fighter: dopo L’uomo senza sonno e dopo aver fatto le flessioni che hanno turbato la mia giovinezza in Batman (vabbè dai:adolescenza..non so poi così stagionata), Christian Bale si riconferma uno dei migliori attori sulla piazza (non a caso oscar come miglior attore non protagonista)! Sempre apprezzabilissimi i bicipiti di Mark Wahlberg ..solo i bicipiti però, perchè tanto bello quanto “anti catalizzatore di attenzione”: pare sia lui il personaggio principale..ma non te ne accorgi subito, anzi in realtà è tenero come Woodstock di Snoopy, affatto cattivo come pugile!Nuova scoperta, una simpatica roscietta (tale Amy Adams) che prima d’ora aveva solo fatto merdate colossali e invece pare sappia quasi recitare (thò…pure lei oscar miglior attrice non protagonista)!Nel complesso piacevole, merita soprattutto l’ennesima trasformazione camaleontica di Cristian Bale.

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Vite alle corde. / 12 Marzo 2011 in The Fighter

Carcere, droga e famiglia.
Sbarre simili ma non uguali.
Dalle prime due, lottando, si può uscire.
Dall’ultima, nel bene e nel male, no.

Bel film, bello davvero.
Se vi è piaciuto ve ne consiglio un altro…non so perchè ma ha avuto (molto) meno successo, si intitola “Ventiquattrosette”.
È film meno fortunato…ma picchia ancora meglio.

Meritate le 7 candidature agli Oscar / 10 Marzo 2011 in The Fighter

Ultimo film inserito nella sezione Miglior Film ai recenti Oscar 2011 in uscita nelle sale italiane ed io non potevo mancare di sicuro, il film di stasera come avrete già capito è The Fighter, biopic dedicato alla vita del pugile americano Micky Ward e del suo rapporto burrascoso col fratello maggiore ex pugile caduto in disgrazia nel mondo della droga dopo il suo ritiro, il film candidato a ben 7 oscar mi ha incuriosito tantissimo, ma leggere i nomi del cast mi ha dato la spinta definitiva per scegliere The Fighter come film della settimana, nomi come Mark Wahlberg e Christian Bale non potevano non attirare me e tanti altri al cinema in questa fredda serata di fine inverno.
Per cominciare uno sguardo al nome del regista, David O. Russell, un nome una garanzia, Three Kings del 1999 mi ha sia divertito per il sarcasmo sempre ben celato, ma presente, che appassionato ed intristito per il contesto del film in se legato ad una guerra in cui tutti hanno cercato di approfittare, nel cast di quel film c’era appunto un giovane Mark Wahlberg rimasto fedele al regista anche nel prossimo futuro firmando almeno al 90% per il film tratto dal videogame per console Uncharted sempre con David O. Russell.
Il film era come detto candidato a ben 7 statuette agli Oscar, ma alla fine ne ha portate a casa soltanto 2, ma due che pesano di sicuro come Miglior Attore non Protagonista con Christian Bale e Miglior Attrice non Protagonista con Melissa Leo, e proprio questo è il pezzo forte del film, il formidabile cast, difficile non vedere per esempio il protagonista Mark Wahlberg non candidato neanche nella categoria Miglior Attore quest’anno, perfetta la sua interpretazione dal punto di vista emotivo fuori dai canoni di ottimo attore di film di serie B, ha finalmente convinto un pò tutti, non ci sono parole invece per il grande talento artistico di Christian Bale oramai un mostro sacro di Hollywood, spettacolare la sua difficile trasformazione fisica tornando a perdere tantissimo peso come già capitato in passato per L’uomo senza sonno del 2004, non solo questo aspetto però nella sua performance per The Fighter, infatti interpretare il ruolo di Dicky Eklund fratello maggiore di Ward era un’impresa ardua con i vari problemi legati alla droga, il rapporto di amore e odio col fratello e ultimo i tantissimi arresti per i più disparati problemi con la legge, ma oramai Bale ci ha dimostrato di essere talmente abile nel tuffarsi nel personaggio che questo Oscar quasi sembra essere arrivato in ritardo nella tabella di marcia della sua carriera; da non dimentare una certa Melissa Leo ci ha guadagnato un’Oscar battendo non a caso nella sua categoria attrici del calibro di Helena Bonham Carter e Amy Adams, anch’essa tra l’altro presente nel cast di The Fighter nella specialissima sfida interna.

La trama segue in maniera fedelissima la verà storia del pugile anche per la perfetta sincronia di regista e sceneggiatori nel collaborare proprio con i due protagonisti che hanno aiutato tantissimo nella stesura della sceneggiatura, anche se il film è incappato in momento di vera noia, ha comunque saputo rimediare con scene intense di emotività mixate da un’umorismo molto celato e ben puntellato per tutta la durata della visione, le difficoltà emotive del pugile per esempio nel rapporto con la famiglia troppo lontana dal dichiararsi istruita e molto a modo hanno tenuto banco e interessato molto più della carriera pugilistica di Micky, la vita difficile dell’uomo prima del pugile è sembrata l’arma in più nella costruzione di un buon film distanziandosi da film di pari genere quali Rocky con Sylvester Stallone.
Non si può dire però che The Fighter sia un film del tutto perfetto, molto dal punto di vista agonistico sembra abbozzato e non rende nel risultato finale, i combattimenti infatti perdono in più di un’occasione realismo rischiando di somigliare molto a risse da strada più che incontri di pugilato, nell’incontro finale per il titolo non si è mai avuta quell’impressione che si trattasse di un’incontro vero, la finzione era troppo a mio parere visibile, ma da qualche parte questo film doveva pure fare un pò di acqua, il difetto sembra comunque piccolo, ma se pensiamo che The Fighter parla boxe tutto prende un’altra piega, un film di boxe deve assolutamente dare un’ottima rappresentazione dei combattimenti.
In conclusione il film ha meritato in tutto e per tutto la candidatura agli Oscar 2011, ma era evidente che nonostante sia stat0 un buon film su uno spaccato di vita di Micky Ward non si poteva ambire a battere i suoi rivali nella categoria Miglior Film, troppo superiori nel complesso, consiglio comunque la visione di questo film molto vivamente.

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Rocky e i suoi fratelli / 9 Marzo 2011 in The Fighter

Direi che è uno dei migliori film sul tema della boxe dopo “Rocky”. A parte “the Wrestler” e “The Boxer”, che puntano su un tema diverso, e “Alì”, che è strettamente autobiografico.
(A proposito, dopo Wrestler, Boxer e Fighter sono curioso di sapere come si chiamerà il prossimo…).
Tornando a noi, ho apprezzato molto questa storia di rivincita morale, forse perchè il perno è il rapporto tra due fratelli antitetici in tutto, ma con una dote e una passione comune. Christian Bale è fantastico nella parte di Dicky, il fratello che s’è fumato una carriera e che continua a rotolare dal pendio, trascinandosi dietro il povero Micky, che si fa bastonare da tutti pur di non tagliare fuori dalla sua vita la sua famiglia.
Detestabili le sue sorelle. Esecrabile sua madre. Inutile suo padre. Un disastro. Per fortuna la sua ragazza (Amy Adams) gli darà quella spinta necessaria per provare a rialzarsi, per smetterla di sentirsi una delusione per tutti e combattere.
E’ un film attraente e che non scade nel banale, con dei personaggi precipitati in uno stato di desolazione infimo, ma in cerca di riscatto e redenzione. Uno dalla droga. l’altro dall’idea di essere una nullità.
Equilibrato e gradevole, si avvale di un ottimo cast, su cui spicca Christian-Batman-Bale. Ma anche Mark Whalberg è azzeccato per il ruolo del fratello minore.

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7 Marzo 2011 in The Fighter

(Se ci fossero i mezzi voti, questo sarebbe un sette e mezzo!)

Banale dirlo, tant’è… lo dico!
La boxe come metafora della vita.
Ammettiamolo: non c’è storia legata a questo sport che non abbia dignità ed afflato eroistico.
The fighter, quindi, non manca all’appello.
Qui, sono due i pugilatori che hanno qualcosa da raccontare: due fratelli dal cognome diverso (stessa madre, diverso padre), circondati da una famiglia… anzi, da un clan tutto femminile, di origine irlandese, con pregi e (tanti) difetti connessi.
Dicky ha messo al tappeto (o l’avversario è solo scivolato?) Sugar Ray e poi si è rovinato la carriera, tra crack e illusioni.
Micky ha lavorato sul proprio corpo con costanza, ma i risultati sul ring non sono mai stati convincenti.
Piano piano, questi prende coscienza delle circonvenzioni psicologiche che la madre e il fratello hanno operato nei suoi confronti negli anni e si dà una svegliata: ora o mai più.
The fighter non scivola nel white trash per un soffio e avvince alla poltrona con un dramma emozionante (e un po’ retorico) in cui la speranza, come la lotta sul quadrato, è l’ultima a morire.
Testa-corpo, testa-corpo ed esci dal cinema con i pugni serrati ed un sorriso entusiasta sulle labbra.
Wahlberg in partissima, Bale gigioneggia, si acciglia, si adombra e si rasserena meravigliosamente, la Adams si muove sincera (e viva viva viva la ciccetta sui fianchi e la cellulite sulle cosce immacolate!).
Notevole colonna sonora, con Whitesnake, Zeppelin e (ouh ouh ouh!) gli Stones di Can’t you hear me knockin’?
Preghierina della sera: vorrei che Adriano Giannini non doppiasse più alcun film, finché non si scioglierà un po’! E’ legnoso come un bacco da scopa!

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