Il quinto potere
/ 20136.190 votiBasato sui libri Inside WikiLeaks. La mia esperienza al fianco di Julian Assange nel sito più pericoloso del mondo di Daniel Domscheit-Berg e Wikileaks. La battaglia di Julian Assange contro il segreto di stato di Luke Harding e David Leigh. Il giornalista Julian Assange fonda WikiLeaks e, insieme al suo collega, Daniel Domscheit-Berg, diffonde attraverso la piattaforma online informazioni altamente riservate.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: The Fifth Estate
Attori principali: Benedict Cumberbatch, Daniel Brühl, Anthony Mackie, David Thewlis, Alicia Vikander, Dan Stevens, Stanley Tucci, Laura Linney, Carice van Houten, Peter Capaldi, Moritz Bleibtreu, Alexander Beyer, Jamie Blackley, Anatole Taubman, Michael Culkin, Alexander Siddig, Michael Kranz, Axel Milberg, Philip Bretherton, Joseph Kinyua Muriuki, Peter King Nzioki, Lydia Leonard, Amir Boutrous, Mimi Ferrer, Gudmundur Thorvaldsson, Hera Hilmar, Nigel Whitmey, Camilla Rutherford, Ludger Pistor, Ben Rook, Mostra tutti
Regia: Bill Condon
Sceneggiatura/Autore: Josh Singer
Colonna sonora: Carter Burwell
Fotografia: Tobias A. Schliessler
Costumi: Shay Cunliffe
Produttore: Michael Sugar, Richard Sharkey, Steve Golin, Jeff Skoll, Jonathan King, Paul Green
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Biografico
Durata: 128 minuti
Dove vedere in streaming Il quinto potere
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Un film lungo, poco chiaro. Il finale sembra quasi una presa in giro nei confronti di Julian Assange il quale, seppur abbia preso delle posizioni pericolose nel corso della sua “carriera”, non meritava assolutamente un’inquadratura così di parte. Da apprezzare le immagini allegoriche sparse qua e là nel film, fantastico Benedict Cumberbatch. Ha interpretato un personaggio davvero affascinante. Peccato che non fosse il vero protagonista.
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Bello il modo in cui hanno reso l’idea del trasferimento di dati informatici, ma non è che poi si capisca molto di questo film. Nel senso: cosa è vero e cosa no.
Al di là della fedeltà dei fatti, che purtroppo personalmente non posso verificare, uno snodo così importante della storia degli ultimi anni necessitava di tutt’altra attenzione. I fatti, quelli veri, fanno da sfondo al rapporto tra protagonisti, proponendoci un banale scontro tra personalità più o meno interessanti. Se poi il fondatore “albino” di Wikileaks è realmente così turbato come lo si descrive, allora ragione in più per cercare di far emergere altri dettagli della storia, piuttosto che il solito biopic. E’ come se per tutto il film ci fosse propinato un punto di vista (dello sceneggiatore? del regista?) e poi a fine pellicola.. finale che rimescola tutto, e propone la reazione di Assange (sempre però impersonato dall’attore) a taluni fatti, compresa la notizia del film stesso, lo critica, e ci suggerisce che se vogliamo una verità, allora dobbiamo cercarcela noi. Sinceramente, finale molto interessante, nelle parole soprattutto, ma non riesce a ripagare il prezzo del biglietto anche se spazza via tutti i 120 minuti precedenti (mossa, tutto sommato, non male).
Regia pacchiana, fatta di scelte banali, poco incisive e di cattivo gusto. Sceneggiatura confusionaria e superficiale. Colonna sonora da dimenticare per scelte e carattere. Bella performance attoriale dell’attore protagonista (Benedict Cumberbatch) che non stacca mai la spina.
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