The fan - Il mito

/ 19965.750 voti
The fan - Il mito

La vita di Gil Renard sta precipitando pericolosamente: Gil è un uomo di mezza età con un matrimonio fallito alle spalle, un'ordinanza restrittiva in atto che gli impedisce di vedere il figlioletto e il lavoro come rappresentante di coltelli è appena andato a farsi friggere. L'unico suo appiglio resta la passione per il baseball e per un giocatore dei Giants in particolare, Bobby Rayburn. Quella di Gil per Bobby, però, sta diventando un'ossessione con risvolti maniacali.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Fan
Attori principali: Robert De Niro, Wesley Snipes, Ellen Barkin, John Leguizamo, Benicio del Toro, Patti D'Arbanville, Chris Mulkey, Andrew J. Ferchland, Brandon Hammond, Charles Hallahan, Dan Butler, Kurt Fuller, Michael Jace, Frank Medrano, Don S. Davis, John Kruk, Stoney Jackson, Brad William Henke, Drew Snyder, Edith Diaz, Walter Addison, Wayne Duvall, M.C. Gainey, Stanley DeSantis, Jack Black, Paul Herman, Roy Conrad, Richard Riehle, Earl Billings, John Carroll Lynch, Tim Monsion, Aaron Neville, Mostra tutti

Regia: Tony Scott
Sceneggiatura/Autore: Phoef Sutton
Colonna sonora: Hans Zimmer
Fotografia: Dariusz Wolski
Costumi: Daniel Orlandi, Rita Ryack, Dan Bronson
Produttore: Bill Unger, Wendy Finerman, Barrie M. Osborne, James W. Skotchdopole
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Thriller, Sport
Durata: 116 minuti

Dove vedere in streaming The fan - Il mito

VOGLIAMO GIOCARE A BASEBALL? / 15 Gennaio 2021 in The fan - Il mito

The fan non è poi così brutto come tutti sostengono. Sicuramente non è esente da difetti anche evidenti, però si lascia guardare e già questo non è poco per me.

Gil è un rappresentante di coltelli fallito che trova nel tifare la sua squadra di baseball la sua unica ragione di vita. Con l’arrivo in squadra del campione Bobby Rayburn, il tifo di Gil si trasforma in ossessione, tanto dal spingerlo a dedicarcisi più da vicino al suo nuovo mito.

La storia non è che sia da lacerarsi le vesti e onestamente c’è anche una certa superficialità nel raccontarla. I vuoti di sceneggiatura stridono con la presenza di scene superflue nella prima parte a discapito di spiegazioni nella seconda. Qualche passaggio viene proprio omesso o risolto con un sonoro “stacce!”.

La regia di Tony Scott è come sempre riconoscibile dal primo fotogramma. E’ davvero raro trovare un regista con una identità estetica così coerentemente definita in ogni suo aspetto. In quanto a tecnica ed estetica i fratelli Scott ne sanno a pacchi. L’unica differenza tra i due è che Tony è più grezzo e violento di Ridley e quando c’è un difetto (di montaggio o di fotografia) riesce tranquillamente a passarci sopra.

Robert De Niro che fa il pazzo? Da guardare sempre e comunque. “The Fan” esiste solo ed esclusivamente in sua funzione. L’evoluzione del suo personaggio merita tutta l’attenzione necessaria e in questo il film non toppa.Ovvio e un po’ scontato il confronto col Max Cady di Cape Fear.
Wesley Snipes è perfetto per il ruolo del top player, ma la sensazione è che il suo personaggio serva solo a dare respiro al suo compagno di set. Con un minutaggio inferiore non sarebbe cambiato il risultato finale. Piccolo ruolo per un giovane Benicio Del Toro e una comparsata di due secondi netti per Jack Black.

Pezzo di bravura di Re Bob e film minore un po’ per tutti i coinvolti. Molto anni ’90.

Leggi tutto

Robert pazzesco, ma è pieno di falle / 8 Ottobre 2017 in The fan - Il mito

Un uomo con seri problemi mentali (Robert De Niro, fenomenale, sottolineiamo subito che il voto negativo del film non è assolutamente attribuibile a lui) vede la vita andare a rotoli per la sua ossessione per il baseball: perde il lavoro, molla il figlio allo stadio da solo beccandosi un’ordinanza restrittiva. Come inizio non c’è male, ma l’uomo, come detto, è piuttosto fuori di testa, ciò è evidente negli atteggiamenti che ha a lavoro, ma anche degli scatti di ira e violenza e fa del baseball la sua vita. In particolare l’arrivo di un nuovo giocatore (Wesley Snipes) nei S.F. Giants, la squadra che ama più di ogni cosa, pagato fior di quattrini, lo manda in estasi. Ed è qui che si lega la vita del pazzo a quella del giocatore, che nei primi tempi in squadra oltretutto va anche poco bene. L’ossessione dell’uomo si sposterà verso l’atleta, ma è qui che il film perde del tutto la via. Il compianto Tony Scott ha sbagliato proponendo situazioni totalmente impossibili, voglio proprio vedere come un uomo qualsiasi abbia una libertà così clamorosa di avvicinarsi a chiunque e fare ciò che vuole, è praticamente assurdo. Il resto della storia non funziona troppo, non fosse per la grande prestazione di Robert De Niro il voto sarebbe pure più basso. Un peccato, bastava mantenere il livello discreto visto all’inizio del film senza andare ad esagerare, con esiti oltretutto scontati. Il resto del cast inoltre può vantare la presenza di gente come John Leguizamo e Benicio del Toro, e una più che buona colonna sonora, ma, ripeto, resta fine a se stesso, e sa molto di occasione sprecata.

Leggi tutto