9 Recensioni su

L'esorcista

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L’horror per antonomasia / 28 Febbraio 2020 in L'esorcista

Premetto che amo moltissimo il genere horror – quando fatto bene ovviamente – e quando mi si chiede quale sia il mio film horror preferito o quale a parer mio è il film horror per eccellenza, io penso sempre all’Esorcista di William Friedkin. Un film che anche quasi a distanza di 50 anni riesce a trasmettere inquietudine, disagio e paura. Un filone cinematografico quello degli esorcismi sul quale non c’è altro da dire, a parte questo film. Questo film ne rappresenta l’unico e chiaro esempio di come fare un film horror, e sopratutto di come farlo su questo tema. Tutti gli altri sono una scopiazzatura mal fatta.

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.bddb / 21 Febbraio 2020 in L'esorcista

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Horror per eccellenza! / 30 Dicembre 2018 in L'esorcista

Un horror ma molto realistico, è la trasposizione più bella sull’argomento esorcismo.
Ha fatto scuola, ma non ha imparato niente nessuno.
Cult. 9/10

Aggiornamento al 26.09.2023:
Oggi l’ho rivisto al cinema, la mia prima volta dato che nel 73 non ero nato… in 4K e Director’s Cut è stato come vederlo per la prima volta: ansia e stupore.
Bellissimo!
Poi la sala era piena ed erano tutti zitti a seguire i dialoghi! Così dev’essere il cinema!
Confermo la sua eccellenza!

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1 Marzo 2017 in L'esorcista

Chi scrive è un appassionato di cinema horror, ma non un grande cultore dei film sul diavolo, sette sataniche e, soprattutto, possessioni demoniache. Non mi hanno mai attirato più di tanto. Ritengo che con L’Esorcista di Friedkin tutto quello che c’era da dire sull’argomento sia stato detto. Gli altri, nella maggior parte dei casi, ripropongono gli stessi stilemi.
Sono soprattutto tre i film che, se proprio non hanno dato origine, lo hanno perlomeno reso popolare: Rosemary’s baby (1968), L’esorcista (1973) e Il presagio (1976). La cosa curiosa e rimarchevole di questi film è che il Diavolo vero e proprio non si vede mai, se non per qualche fotogramma.
L’esorcista (The Exorcist) di William Friedkin è l’opera centrale del trittico.
E’ il film più viscerale, con delle scene fatte apposta per sconvolgere. Non ci sono ambiguità, tutto è abbastanza esplicito e chiaro. Il demone che possiede la piccola protagonista non è un simbolo o una metafora, ma proprio un demone. Polanski, ateo, usa la vicenda della setta satanica come metafora di altro, mentre William Peter Blatty, autore del romanzo da cui il film è tratto e della sceneggiatura de L’esorcista e fervente cattolico, realizza con Friedkin un bigino su quello che la chiesa cattolica intende per possessione demoniaca.
Per la realizzazione la produzione si avvalse anche di due preti gesuiti e del beneplacito della chiesa cattolica (che scrive ricorda anche il proprio insegnante di religione che ne consigliava la visione). il film fa passare i medici e gli psicologi che cercano di curare la bambina come personaggi negativi e gli esami medici come esperienze estremamente inquietanti in un modo che va al di la della funzionalità alla trama. La soluzione psicoanalitica non viene assolutamente contemplata, solo un esorcismo secondo il rituale cattolico può risolvere la situazione!
L’esorcista ebbe un successo incredibile per un film di genere sia perchè è effettivamente notevole nella realizzazione, sia per argomento di forte impatto emotivo della possessione demoniaca, particolarmente sentito in un paese cattolico come l’Italia.

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11 Febbraio 2015 in L'esorcista

Mea culpa, ero convinto di avere visto questo film e invece avevo sempre e solo visto spezzoni; ieri ho finalmente rimediato vedendo questo bellissimo film caposaldo del filone sulle possessioni demoniache.
Inizio un pò lento con la presentazione dei vari protagonisti.
Il prete Padre Merrin (l’ottimo Max Von Sydow) impegnato in uno scavo archeologico in Iraq trova una statuetta raffigurante un demone; l’attrice MacNeil è preoccupata da qualche cambiamento che nota nella figlia Regan (Linda Blair); il giovane gesuita Padre Karras (medico-psichiatra, interpretato da Jason Miller) con la madre malata.
Il meglio arriva con l’inizio della possessione della giovane Regan; ormai diventate mitiche alcune scene come la camminata sulla scala, la torsione della testa a 360° e il “vomito” verde.
Film cult che non può mancare nella collezione degli amanti degli horror (ma non solo).

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11 Febbraio 2015 in L'esorcista

La prima volta che lo vidi avevo sette anni, lo guardai a singhiozzi, eludendo di tanto in tanto la ferrea sorveglianza di mia madre.
Ora, a distanza di ventisette anni, sono riuscita a vederlo integralmente e, come allora, ho provato un profondo senso di angoscia e di inquietudine durante la visione.
Uno dei film horror più riusciti della storia del cinema, il terrore allo stato puro, questo per me rappresenta “L’esorcista”.
La narrazione lenta, le ricorrenti inquadrature, le terribili trasformazioni di Regan(la famosa camminata del ragno sulle scale) sono scene dall’impatto violentissimo.
E poi ho apprezzato molto la sceneggiatura sobria e mai banale, la regia a tratti visionaria, a tratti serrata e trascinante, il magistrale montaggio(con qugli stacchi improvvisi), la colonna sonora d’atmosfera, perfettamene integrata con le immagini.
Una storia semplice ma al contempo affascinante.
Un classico da riscoprire, magari se non siete tipi particolarmente impressionabili.

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5 Gennaio 2012 in L'esorcista

La “spider-walk” di Regan giù per le scale è forse una delle scene più terrificanti che abbia visto in un film, non la dimenticherò mai. E non contenta poi mi sono pure letta il libro, guadagnandoci un paio di notti in bianco. Le pazzie che si fanno a 20 anni…

1 Marzo 2011 in L'esorcista

Non UN film su di un esorcismo ma IL film sull’esorcismo; non è neppure pensabile metterlo a confronto con quei pochi prodotti di genere sull’argomento, anzi forse l’insuperabilità di questa pellicola è proprio il motivo per il quale questo tema è forse il meno inflazionato tra tutti quelli in cui pesca il genere horror: se ci pensate, i film riguardanti il tema dell’esorcismo si contano sulle dita di due mani, e alcuni di questi sono stentati seguiti o addirittura prologhi del suddetto capolavoro….troppa paura del confronto?Probabile, e sinceramente meglio così! Tutti gli attori sono eccellenti, non c’è nemmeno bisogno di nominare Max von Sydow o Jason Miller (rispettivamente padre Merrin e padre Karras), ma io voglio spendere una parola per l’ignota controfigura di Linda Blair: carissima, non mi è dato sapere il tuo nome, non conosco il tuo volto e probabilmente non lo conoscerò mai, in ogni caso sappi che il film, senza la tua interpretazione, sarebbe crollato come un castello di carte; sulla locandina dovrebbe esserci il tuo di nome, altro che Linda Blair (siamo onesti, la ragazzina sarà pure bravina, ma avrà girato si e no un quarto d’ora di film!). Ah, un ultimo grazie, perchè senza la tua fantastica performance non avremmo oggigiorno delle piccole perle di idiozia cinematografica come “Riposseduta” o “L’esorciccio”: questi film sì che a volte funzionano da esorcismo alle sfighe della vita!

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la paura assoluta / 11 Febbraio 2011 in L'esorcista

Quando L’esorcista uscì nelle sale Italiane nell’ormai lontano 1973 si capì subito che non si trattava di uno dei classici horror in voga in quegli anni ma di un film che avrebbe lasciato un segno perenne nella filmografia,una pietra miliare del genere Horror che con pochi,ma ben fatti, effetti speciali faceva letteralmente scappare dalle sale cinematografiche spettatori troppo shockkati per continuarne la visione(ne sono stato diretto testimone). ottima la recitatazione degli attori , una spanna sopra tutti Max Von Sydow interprete del vecchio padre Merrin che lotta contro il demone che ha invaso il corpo della piccola Regan.Un film da vedere o rivedere,consiglio anche la lettura dell’omonimo romanzo a tutti quelli che vogliono un overdose di paura.

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