4 Maggio 2012
Stone osò, osò assai e, forte di una superba nimesi tra Val Kilmer e Morrison, azzardò derive oniriche francamente pesanti sulla lunga distanza: laddove queste supportano la confusione sensoriale legata all’uso di alcool e stupefacenti del leader dei Doors, a conti fatti dilungano abbastanza inutilmente il racconto.
Kilmer e poco altro giustificano le sette stelline piene.
Recensione da Oscar (1)
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