Il dilemma

Ronny (Vince Vaughn) e Nick (Kevin James) sono amici dai tempi del college nonchè soci di un’azienda di design per auto. I due stanno mettendo a punto un progetto importante che potrebbe cambiare le sorti della loro vita professionale.
Un giorno però Ronny, mentre si trova in un giardino botanico dove pensa di chiedere all’amata Beth (Jennifer Connelly), vede Geneva (Winona Ryder), la moglie di Nik, avvinghiata a un altro uomo. Ronny è in dubbio se dirlo o meno all’amico con il rischio però che Nick perda la concentrazione per terminare il progetto su cui sta lavorando.
Commedia che pone però degli interrogativi sulla sincerità tra amici e, nella situazione che si crea, se è giusto comunicare all’amico il tradimento di sua moglie. Il film è carino, qualche momento forse un po’ di stupidità ma nel complesso si sorride abbastanza con qualche spunto di riflessione.
Nel resto del cast da citare Channing Tatum nei panni di Zip, l’amante di Geneva, e Queen Latifah nei panni di Susan Warner, la consulente dell’azienda con cui trattano Ronny e Nick.

Due coppie apparentemente felici a chiacchierare in allegria durante una cena, e una domanda, Quanto ci vuole per conoscere davvero una persona?, che s’impone come argomento centrale della conversazione.
Un tema certamente non facile, che pensavo sarebbe stato preso in prestito dalla commedia per essere utilizzato come fulcro della sceneggiatura, magari ampliato ed adeguatamente sviluppato. E invece no.
‘Il dilemma’ è un altro, infatti. Ben più prosaico e banale: bisogna o meno informare un amico del tradimento della compagna? E su questa falsariga il film prosegue, lento e stanco, incapace di esibire una sequenza o una battuta davvero in grado di trascinare lo spettatore nel vortice di una vera risata. Non ho riso e nemmeno riflettuto.

Ottime le interpreti femminili, Winona Ryder e Jennifer Connelly (sempre splendida). Un tantino svogliati, invece, i due protagonisti.

Ho iniziato la visione pensando che fosse una commedia di quelle “sceme” confortato anche dal fatto che due attori come Vince Vaughn e Kevin James nelle ultime uscite di certo non hanno brillato per ruoli da intellettuali. Ma sorpresa delle sorprese, è stato un film divertente ma non delirante. Amicizia, amore e sincerità alla base di tutto, nessuna morale americana nascosta, no, ma è tutto alla luce del sole. film molto carino che merita d’esser visto in compagnia.

Commedia dai toni molto yankee, con atteggiamenti puntualmente sopra le righe e alla costante ricerca dell’ “effetto”.
Nel complesso, è comunque una pellicola decisamente godibile: il suo maggior pregio consiste nel saper giocare coi registri narrativi quel tanto che basta per divertire in maniera “leggera”, affrontando un lacerante e serissimo dilemma (per l’appunto) in cui chiunque può incappare almeno una volta nella vita.

Curiose le tantissime citazioni cinematografiche: dallo spiattellato Miracle con Kurt Russell, a Dirty Dancing, a Anna dei miracoli e Sybil, passando per i successi di John Hughes come Breakfast Club e Sixteen Candles, in mostra in formato dvd su un tavolo di cucina (ho immaginato che Ron Howard abbia inteso onorare così la memoria di Hughes, deceduto nel 2009).

Non è facile tenere in piedi un film su una base così effimera (un uomo vede la moglie del suo migliore amico che bacia un altro e non sa che fare..dirlo o no all’amico?) ma Ron Howard, che quando è in palla fa delle gran belle cose, ce l’ha fatta. Il film è divertente e gustoso, anche un pò acidello ogni tanto e si avvale di un cast in forma (da Vince Vaughn a Kevin James per non parlare delle due bellissime, Jennifer Connelly e Wynona Ryder).
Non è la solita stupida commediola e non è neppure il film da grandi meditazioni. Si guarda con piacere…