Recensione su Paradiso amaro

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16 Dicembre 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

C’è Giorgione Clooney, che qui si chiama Matt King, che ha una moglie scavezzacolla con gli sport estremi, che infatti va in coma. Lui è ricco come una merda e vive alle Hawaii, ha le figlie viziate e pensa solo al lavoro. Riunisce le figlie, scopre, precipitando da un tipico pero hawaiano, che la moglie gli metteva le corna di uno gnù e voleva pure il divorzio. Scioc!!!! Si mette con le figlie, e un amico bolso e stupido della maggiore che fa abbastanza ridere, a cercare quest’amante della moglie, per dirgli che lei sta per morire. Intanto deve anche decidere di un passaggio di proprietà di terreni destinato a farlo diventare ancora più immondamente ricco. Che palle, tutte queste cose che succedono tutte insieme a noi hawaiani che stiamo sempre in camicia hawaiana e infradito. Ovviamente con tutto ciò si riavvicina alle figlie, siamo tutti umani, chi sta alle Hawaii è fortunato ma alla fine soffre come noi, alle Hawaii vivono in una maniera molto fica e ci vorrei stare pure io, e avere un sacco di soldi e spostarmi in aereo da un isolotto all’altro per gestire i miei affari. É stato non erroneamente detto di quanto sia un film di persone medie, il che non trovo sia necessariamente un male, si può benissimo raccontare bene una storia di persone medie, e siamo umani, e soffriamo, e ci allontaniamo e riavviciniamo nelle difficoltà. Secondo me ci sta abbastanza dentro, le a figlia maggiore sarà gnocchissima a breve, sbav.

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